Cronaca

Benzina, sconto da oggi: con il taglio delle accise costerà 30,5 centesimi in meno (con l’Iva)

Taglio accise è legge: quanto costa la benzina da oggi 22 marzo. Ancora in calo i prezzi di benzina e gasolio alla pompa

Quanto costa la benzina con il taglio delle accise? È diventata legge la riduzione delle accise sulla benzina e sugli altri carburanti. La riduzione è operativa da oggi, martedì 22 marzo, in seguito alla pubblicazione avvenuta in nottata sulla Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale e del decreto legge. Ecco – dunque – quanto si risparmia da oggi.

Taglio accise è legge: quanto costa la benzina da oggi

Lo sconto previsto dai due provvedimenti pubblicati in Gazzetta (decreto ministeriale e decreto legge), pari a 25 centesimi per benzina e diesel, vale 25 centesimi, a cui aggiungere l’Iva al 22%. In totale lo sconto al consumo sui prezzi dei due carburanti ammonta dunque a 30,5 centesimi. Per il Gpl le accise diminuiscono invece di 8,5 centesimi, come previsto nel decreto ministeriale. Sommando l’Iva si arriva al consumo a 10,37 centesimi.

Ancora in calo i prezzi di benzina e gasolio alla pompa, sulla scia del decreto legge. È quanto indica Staffetta quotidiana rilevando che in Gazzetta ufficiale, oltre al dl, è stato pubblicato il decreto interministeriale Mef-Mite che fa scattare l’accisa mobile, indicando però valori diversi ( benzina 643,24 euro per mille litri, gasolio 532,24 euro per mille litri, Gpl 182,61 euro per mille chilogrammi). La riduzione è in vigore da oggi ma vista questa incertezza (che sarà chiarita con la pubblicazione della consueta circolare dell’Agenzia delle dogane sulle modalità attuative) i ribassi dei prezzi alla pompa si vedranno probabilmente da domani.

Nel frattempo continuano ad aumentare le quotazioni internazionali di benzina e gasolio, mentre il brent schizza verso i 118 dollari. Le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del Mise rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 15mila impianti indicano, benzina self service a 2,121 euro/litro (-13 millesimi, compagnie 2,121, pompe bianche 2,121), diesel a 2,103 euro/litro (-17, compagnie 2,101, pompe bianche 2,108). Benzina servito a 2,244 euro/litro (-3, compagnie 2,280, pompe bianche 2,173), diesel a 2,231 euro/litro (-5, compagnie 2,269, pompe bianche 2,158). Gpl servito a 0,889 euro/litro (+1, compagnie 0,893, pompe bianche 0,885), metano servito a 2,230 euro/kg (invariato, compagnie 2,342, pompe bianche 2,152), Gnl 2,120 euro/kg (-2, compagnie 2,138 euro/kg, pompe bianche 2,108 euro/kg). Quanto ai prezzi sulle autostrade, benzina self service 2,210 euro/litro (servito 2,409), gasolio self service 2,203 euro/litro (servito 2,413), Gpl 0,987 euro/litro, metano 2,678 euro/kg, Gnl 2,099 euro/kg.

Riduzione delle accise sulla benzina: decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale

Sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale e il decreto legge “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina”, che contengono le norme che ne riducono il prezzo. La legge, approvata dal consiglio dei ministri del 18 marzo scorso, entra in vigore da oggi, martedì 22 marzi.

Il decreto contiene anche la tassa sugli extraprofitti delle società energetiche e il rafforzamento dei poteri speciali del golden power per il settore delle telecomunicazioni, dalle norme per potenziare la capacità di accoglienza dei profughi alle misure per il sostegno delle imprese, delle attività produttive e del lavoro.

Cosa dice la legge sulla benzina

I primi due commi dell’articolo 1, che riguarda la riduzione delle accise su benzina e diesel, recitano:

  • 1. In considerazione degli effetti economici derivanti dall’eccezionale incremento dei prezzi dei prodotti energetici, le aliquote di accisa sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante, di cui all’Allegato I al testo unico delle accise approvato con il decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, sono rideterminate, relativamente al periodo di cui al comma 2, nelle seguenti misure:
    a) benzina: 478,40 euro per 1000 litri;
    b) olio da gas o gasolio usato come carburante: 367,40 euro per 1000 litri.
  • 2. La rideterminazione delle aliquote di accisa di cui al comma 1 si applica dal giorno di entrata in vigore del presente decreto e fino al trentesimo giorno successivo alla medesima data.

Cosa prevede il decreto

Il decreto prevede anche una tassa del 10% sugli extraprofitti delle aziende energetiche. Si applicherà per il solo 2022, sarà versata a giugno e dovrà essere versata da tutta la filiera del settore energetico: dalle società che producono, importano e vendono prodotti petroliferi, gas o elettricità. Sono escluse le sole società che gestiscono piattaforme per lo scambio. Il «contributo solidaristico straordinario» si calcolerà sull’incremento del saldo tra le operazioni ai fini Iva tra il periodo 1 ottobre 2021-30 marzo 2022 e 1 ottobre 2020 e 31 marzo 2021. Il maggior onere delle società non si potrà trasferire sui prezzi al consumo

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