Cronaca, Economia

Taglio pensioni, il crollo del Pil per il coronavirus riduce del 3% gli assegni futuri

Un taglio del 3% alle pensioni future a causa dell’emergenza coronavirus. L’epidemia sta mettendo in ginocchio l’economia italiana e non risparmierà i pensionati. Tutto è collegato al crollo del Pil, il prodotto interno lordo: le previsioni per l’intero 2020 oscillano tra il -8% del recente Documento di Economia e Finanza e il -9,5% stimato dalla Commissione Europea. Un crollo che causerà un taglio degli assegni pensionistici di chi lascerà il lavoro nei prossimi anni.

Taglio delle pensioni a causa del coronavirus: i numeri

L’emergenza Covid-19 – come sottolinea il Corriere della Sera – si abbatterà sugli assegni pensionistici già dal prossimo anno. In caso di crollo del Pil dell’8% a fine anno il delle contributive potrebbe arrivare fino al 3%. In Italia, attualmente, ci sono tre situazioni pensionistiche. La riforma Dini prevede che chi alla fine del 1995 aveva almeno 18 anni di contributi è rientrato nel sistema retributivo e, per la riforma Fornero, ha il calcolo della pensione contributiva solo a partire dal 2012.

Le altre categorie

C’è poi chi a quella data aveva meno di 18 anni di contributi: queste persone rientrano nel sistema misto e il calcolo contributivo per la sua pensione parte dal 1995. Poi, ci sono coloro che hanno iniziato a versare i contributi a partire dal 1996 e avranno un assegno pensionistico interamente contributivo.


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