Site icon Occhio Notizie

Tampon Tax: eliminata l’Iva sugli assorbenti in Regno Unito

Il Regno Unito nel primo giorno fuori dall’Europa elimina l’aliquota al 5% sugli assorbenti. Il Cancelliere dello Scacchiere (l’equivalente del ministro delle Finanze italiano) si era impegnato ad eliminare la Tampon Tax con la finanziara dello scorso marzo.
Poiché il periodo di transizione è terminato il 31 dicembre, il Regno Unito non è più vincolato dalle direttive Ue sull’Iva che impongono un’imposta minima del 5% su tutti i prodotti sanitari”, spiega una nota del governo di Sua Maestà, secondo il quale l’eliminazione della Tampon Tax rientra all’interno di una azione “più ampia” per rendere i prodotti sanitari più accessibili e disponibili per tutte le donne.

Regno Unito: eliminata la Tampon Tax

Il Tesoro britannico ha stimato che questa decisione farà risparmiare alle donne in media quasi 40 sterline nel corso della loro vita, con un taglio di 5 centesimi su una confezione da 12 assorbenti e 7 su quella da venti di quelli interni.

Sono orgoglioso di poter mantenere oggi la nostra promessa di eliminare la tassa sugli assorbenti. I prodotti sanitari sono essenziale, quindi è giusto che non siano soggetti a Iva – ha detto il Cancelliere dello scacchiere Rishi SunakAbbiamo già distribuito prodotti sanitari gratuiti nelle scuole, nei college e negli ospedale e questo impegno ci fa fare un ulteriore passo in avanti per rendere disponibili e alla portata di tutte le donne”.

Tampon Tax, il Regno Unito elimina l’Iva su assorbenti

Il dibattito sull’abolizione della Tampon Tax nel Regno Unito parte da lontano. Già nel 2001 il governo laburista aveva fissato al 5% l’aliquota su questi prodotti, la più bassa secondo le norme Ue. L’attivista Laura Coryton, impegnata nella battaglia contro la Tampon Tax da quando aveva 21 anni, ha commentato favorevolmente la decisione del governo britannico, non senza critiche però.

È un giorno di feste oggi, ma è abbastanza frustrante che la Tampon Tax sia stata usata come battaglia politica nell’ambito della Brexit”, ha detto Coryton, come scrive il Guardian, mentre poco risalto sarebbe stato dato invece alle 320mila persone che avevano firmato una petizione per chiederne l’abolizione e alle campagne di sensibilizzazione di questi ultimi tempi.

È fantastico che il governo abbia preso questo argomento davvero sul serio: se il primo ministro può parlare di mestruazioni, allora può farlo chiunque – ha spiegato Coryton – Ma è frustrante… trasformare questa campagna in una cosa pro-Brexit, non riflette la molteplicità di persone che si sono impegnate per abolirla”.

(Fonte: Today)


Leggi anche:

Exit mobile version