Cronaca

Tamponi a pagamento, i medici di Jesolo: “Venivano a farsi il test per mangiarsi una pizza”

“Venivano a farsi il test per mangiarsi una pizza“. Residenti e vacanzieri a caccia del tampone, moltissimi stranieri in coda in vista del rientro a casa. ‘Due signore, in costume e pareo, ci hanno detto: “Siamo qui solo perché è gratis’ “, racconta Daniele Bison, coordinatore del Covid point di Jesolo.

I medici: “Venivano a farsi il tampone solo per mangiarsi una pizza”

Come riporta “Il Corriere della Sera“, da venerdì preso letteralmente d’assalto il Covid point di Jesolo tanto che l’Usl 4 del Veneto orientale ha lanciato l’allarme: “Non ce la facciamo più“. Lunedì alla notizia che i tamponi tornano a pagamento (o con ricetta medica) agli operatori è sfuggito un liberatorio “finalmente”.

Chiaramente siamo d’accordo con la decisione della Regione di fare pagare chi non ha la prescrizione, il tampone non è la soluzione, bisogna fare il vaccino”, commenta Luigi Pais dei Mori, presidente del Coordinamento regionale degli infermieri.

“Io e la mia squadra lavoriamo con passione, dice Bison, ma è mortificante sprecare risorse perché c’è chi è curioso o perché la sua urgenza è la pizza”. Nessuno viene redarguito a vaccinarsi, al Covid point jesolano (come in tutti) viene solo chiesto il motivo del tampone. E le risposte sono le più disparate, su tutte però vincono pizza e curiosità.

“C’è anche chi è andato in farmacia e pur con esito negativo viene da noi perché “non si fida”, continua, altri hanno fatto il test fai da te e poi vengono per conferma. E con le code che da venerdì si allungano, gli animi si surriscaldano: finiamo per essere il capro espiatorio e ci insultano”. 

I Litigi

Troppi non vedono l’impegno messo in campo dalla squadra di operatori che, tra l’altro, lavorano anche in ospedale: “Si arrabbiano e litigano perché hanno “urgenza”. Scoprire poi che l’urgenza è andare a mangiare fuori è demoralizzante”.

Fonte: Il Corriere della Sera


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