È Alessio Serra il ragazzo ucciso a Taranto nella notte tra lunedì 28 e martedì 29 giugno quando il 21enne è rimasto vittima di un agguato in strada. Il giovane, con precedenti di polizia, è stato raggiunto da un singolo colpo d’arma da fuoco, una pistola, in pieno petto.
I colpi sparati in tutto sarebbero cinque, ma un solo è il proiettile che gli ha perforato un polmone e gli è stato fatale. I soccorsi si sono rivelati vani: quando i sanitari sono giunti sul posto infatti hanno trovato il ragazzo vivo ma poco dopo l’arrivo all’ospedale della Santissima Annunziata il 21enne è morto.
Taranto, ragazzo ucciso nella notte: la vittima è Alessio Serra
Sul luogo dell’omicidio sono intervenuti gli agenti della Squadra Mobile, della Squadra Volante e della sezione Scientifica, che hanno avviato le indagini. Al momento non si esclude alcuna pista, dal regolamento di conti legato agli ambienti dello spaccio di sostanze stupefacenti fino ai dissidi di natura personale. Alla notizia del decesso, in tanti, tra familiari e amici della vittima, sono accorsi all’ospedale, dove ci sono stati momenti di tensione che sono stati fronteggiati dalle forze dell’ordine.
L’agguato
Alessio Serra ucciso per difendere il fratello
Ucciso per aver tentato di difendere il fratello: per questo Alessio Serra, 21 anni, la scorsa notte sarebbe stato ammazzato in una strada di Taranto. È quanto emerge dalle prima indagini sull’omicidio avvenuto nella città pugliese. Secondo gli inquirenti Serra sarebbe stata la vittima involontaria di uno scontro tra il suo fratellastro e il presunto assassino, Antonio Bleve, di 33 anni, fermato stamattina dagli agenti della Squadra Mobile in una casa del rione Tamburi.