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Tentato furto di prodotti ittici a San Cipriano d’Aversa: confermata la condanna a due mesi di carcere

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Tentato furto di prodotti ittici a San Cipriano d’Aversa: confermata la condanna a due mesi di carcere e al pagamento di una multa di 60 euro. La sentenza della Corte di Cassazione, dichiarato inammissibile il ricorso presentato dall’indagato.

Tentato furto di prodotti ittici a San Cipriano d’Aversa: confermata la condanna

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da N. E., residente a San Cipriano d’Aversa, confermando così la condanna decisa dalla Corte d’Appello di Firenze, che aveva sostenuto la sentenza del Tribunale di Lucca. L’uomo era stato ritenuto colpevole di tentato furto in concorso di prodotti ittici all’interno di un negozio e condannato a due mesi di reclusione e a una multa di 60 euro.

La richiesta di ricorso

Nel suo ricorso, l’imputato aveva invocato l’applicazione della circostanza attenuante per danno di particolare tenuità, argomentando che il valore della merce sottratta fosse trascurabile. Tuttavia, i giudici della Cassazione hanno respinto questa posizione, affermando che l’attenuante si applica esclusivamente quando il danno economico è effettivamente minimo, a prescindere dalla capacità della vittima di sostenerlo.

Richiamando precedenti giurisprudenziali, la Corte ha chiarito che anche un danno di 82 euro, sebbene possa sembrare esiguo, può essere escluso dal riconoscimento delle attenuanti, tenendo conto degli effetti negativi per la vittima. Tale valutazione non considera la situazione economica del danneggiato, ma si fonda sull’impatto del danno stesso.

Con la dichiarazione di inammissibilità del ricorso, l’uomo è stato inoltre condannato al pagamento delle spese processuali e a una sanzione pecuniaria di 3.000 euro a favore della Cassa delle ammende.

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