Un anziano è stato arrestato per tentato omicidio a Como. L’indagato di 85 anni avrebbe aggredito la moglie malata colpendola con un coltello da cucina all’interno della loro abitazione a Mariano Comense. Sul posto sono intervenuti i carabinieri dopo l’allerta lanciata dai vicini.
Tentato omicidio a Como, arrestato anziano
Un uomo di 85 anni è stato arrestato dai carabinieri di Lurago d’Erba e della tenenza di Mariano Comense, in provincia di Como, con l’accusa di tentato omicidio. L’anziano avrebbe aggredito la moglie, una donna di 75 anni malata, colpendola con un coltello da cucina all’interno della loro abitazione. I vicini hanno dato l’allerta. Fortunatamente, la donna ha riportato ferite non gravi ed è attualmente ricoverata in ospedale, dove è stata dichiarata fuori pericolo. L’85enne, attualmente agli arresti domiciliari, avrebbe giustificato il suo gesto affermando di aver agito perché “le voci glielo hanno detto”.
La ricostruzione
Intorno alle 11:30 del 28 dicembre, i vicini della coppia che vive da anni al terzo piano di un edificio a Mariano Comense hanno dato l’allerta dopo aver udito le urla della donna di 75 anni. Quando sono entrati nell’appartamento, hanno trovato la signora con il volto insanguinato e il marito, di 85 anni, con un coltello da cucina ancora in mano.
Poco dopo, sul luogo sono intervenuti i sanitari con un’auto medica e un’ambulanza della Croce Bianca, insieme ai carabinieri. La 75enne era stata ferita al collo e alla testa con il coltello, ma le lesioni erano superficiali. Dopo aver verificato che non fosse in pericolo di vita, la donna è stata trasportata in ospedale per ricevere le necessarie cure.
L’uomo ai domiciliari
L’85enne è attualmente agli arresti domiciliari. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo avrebbe colpito la moglie apparentemente senza motivo. Nato nel 1939, avrebbe preso un coltello da cucina e, avvicinandosi alla consorte, da tempo malata, l’avrebbe colpita più volte, senza però usare eccessiva violenza. Nel frattempo, la pm Giulia Ometto, responsabile delle indagini, ha deciso di applicare gli arresti domiciliari all’85enne presso l’abitazione della figlia, tenendo conto della sua età avanzata e in attesa di accertare se fosse lucido al momento dell’aggressione. I carabinieri intervenuti hanno riferito che l’anziano avrebbe dichiarato di aver agito spinto da “voci” non specificate.