Cronaca

Terni, bimbo di due anni rischia di soffocare per una spina di pesce: salvato in ospedale

Un bimbo di soli 2 anni che rischiava di soffocare per una spina di pesce che aveva ingerito accidentalmente è stato salvato in ospedale a Terni. L’intervento è andato bene e il piccolo è stato dimesso in buone condizioni dopo un giorno di ulteriore osservazione.

Terni, bimbo di due anni rischia di soffocare: salvato in ospedale

Il bambino di due anni è giunto al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria di Terni dopo aver ingerito accidentalmente una spina di pesce. Il piccolo, accompagnato dal padre, lamentava dolore e difficoltà a ingoiare. Lo riporta Il Messaggero.

Considerata l’età del bambino, si è dovuto procedere alla rimozione della spina tramite intervento in sala operatoria, ad opera dell’equipe di Otorinolaringoiatria che hanno lavorato in sinergia con l’equipe di Anestesia e Rianimazione.

La nota dell’ospedale

L’intervento è andato bene e il piccolo è stato dimesso in buone condizioni dopo un giorno di ulteriore osservazione. “I corpi estranei nelle prime vie aerodigestive possono essere molto pericolosi e ogni anno sono numerosi i casi da trattare in urgenza”, spiega il dottor Giunta in una nota dell’ospedale.

“Le spine di pesce in particolare hanno la capacità di appuntarsi in varie sedi e vanno rimosse prontamente, senza tentare di mandarle giù con il classico boccone di pane. Tale manovra, anche se in alcuni casi può funzionare, porta con sé il rischio, non trascurabile, di dislocare la spina sempre più in profondità, rendendo la sua rimozione più invasiva“, prosegue il dottore.

I bambini in particolare tendono a ingoiare profondamente le spine di pesce e questo, associato alla loro limitata capacità di collaborazione con il medico, rende l’intervento chirurgico molto spesso inevitabile. È importante quindi prestare la massima attenzione per prevenire l’ingestione di corpi estranei per evitare situazioni analoghe. Grazie alla nostra esperienza nel trattamento di questi piccoli pazienti siamo stati in grado di risolvere prontamente il problema“, conclude il dottor Giunta.

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