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Terra dei fuochi, il ministro “Sì alla mappatura dei suoli”

Il ministro Pichetto Fratin ha confermato l’impegno del Governo nel monitorare la situazione dopo la condanna dell’Italia dalla Corte europea dei Diritti dell’Uomo per la mancata tutela della salute nell’area nord di Napoli.

“Abbiamo avviato un monitoraggio sulle azioni messe a segno dal presidente della regione”

«È costante l’attenzione del Governo e delle autorità locali». Così ha dichiarato il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, in risposta a un’interrogazione parlamentare, a pochi giorni dalla sentenza della Corte europea dei Diritti dell’Uomo che ha condannato l’Italia per non aver tutelato il diritto alla vita e alla salute dei cittadini nell’area nord di Napoli. La Corte ha inoltre stabilito che lo Stato «dovrà introdurre senza indugi misure» per affrontare il problema. Secondo quanto riferito dal ministro, le attuali azioni del Governo comprendono la mappatura dei terreni agricoli e il monitoraggio delle operazioni di bonifica eseguite dalla Regione. A riportarlo è l’edizione odierna de Il Mattino.

Nella sua risposta, Pichetto Fratin ha spiegato che il ministero ha «portato avanti le indagini tecniche per la mappatura dei terreni destinati all’agricoltura per accertare l’eventuale esistenza di contaminanti causati da sversamenti e smaltimenti abusivi. In tal modo sono state individuate le aree che non possono essere destinate alla produzione agroalimentare». Il Ministero ha anche «monitorato costantemente le azioni di bonifica attuate dalla Regione sulla base dei vari accordi e convenzioni».

Inoltre, è stata avviata un’attività legale: l’interrogazione ha ricordato la condanna definitiva dei fratelli Pellini di Acerra per lo smaltimento illecito di rifiuti. In merito, il ministro ha sottolineato che il danno ambientale «è complessivamente stimato in circa 33 milioni di euro e rappresenta la quantificazione delle misure ambientali complementari che dovranno essere realizzate, a spese dei responsabili, anche presso altri siti». Il ministro ha poi aggiunto che «L’Avvocatura, nel corso del 2024, ha espresso parere favorevole all’avvio di un’azione risarcitoria del danno ambientale».

La replica al governo sulle bonifiche: borrelli chiede interventi immediati

Pichetto Fratin ha infine menzionato l’iniziativa del Prefetto di Napoli che «ha avviato un primo confronto tra le amministrazioni sul tema delle bonifiche», aggiungendo che Michele di Bari aveva convocato una riunione il primo febbraio «in modo tale da dare continuità alle misure di risanamento del territorio, oltre a quelle di prevenzione e controllo».

La risposta, però, non ha soddisfatto l’interrogante. «Avevo chiesto e continuo a chiedere al Governo un intervento chiaro su due temi. Innanzitutto per indennizzare le vittime con percorsi prioritari per le cure o per gli screening. E poi sulle bonifiche, bisogna fare presto», ha dichiarato Borrelli, che ha concluso il suo intervento invitando il ministro a «impegnarsi in prima persona anche oltre le sue responsabilità formali perché dopo questa sentenza non possiamo ancora deludere i cittadini che hanno fatto ricorso. C’è – la chiosa di Borrelli – un intero territorio che chiede al Governo e al Parlamento, al di là delle espressioni politiche, di fargli giustizia».

 

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