Prevedere un terremoto è allo stato attuale ancora un’impresa ardua, ma dall’Università dell’Oregon arriva una ricerca molto innovativa che apre scenari incredibili: gli scienziati hanno scoperto che un sisma di magnitudo molto elevate può essere previsto.
Grandi terremoti, la ricerca
Quindici secondi prima di un terremoto superiore alla magnitudo 7, c’è un tremore caratteristico registrato dai sismografi e rilevati anche dalle stazioni Gps. Ancora poco per poter mettere in allerta la popolazione, ma gli autori sono convinti che si può e si deve investire molto di più nella ricerca perché «sebbene i nostri risultati alimentano un futuro positivo per la previsione dei pericoli sismici, essi evidenziano anche l’urgente necessità di nuove e più diverse tecniche di misurazione. Il monitoraggio in tempo reale potrebbe migliorare l’allarme tempestivo del terremoto».
Cauto ma ottimista Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia «questa informazione non ha un’applicazione pratica immediata, ma ci aiuta a fare luce sui meccanismi alla base dei grandi terremoti».