Cronaca Napoli, Napoli

Terremoto, chiesto lo Stato di mobilitazione nazionale: la Commissione infrastrutture del Comune di Napoli sollecita il Governo

gaetano manfredi candidato sindaco napoli
gaetano manfredi candidato sindaco napoli

Terremoto: chiesto lo “Stato di mobilitazione nazionale”. La Commissione infrastrutture del Comune di Napoli sollecita il Governo a elevare il livello di allerta. Dopo la riunione del Ccs, convocata a Palazzo di Governo a seguito della forte scossa di magnitudo 4.4 registrata all’1:25 di questa notte, è stata annunciata la presentazione di una richiesta per attivare le procedure amministrative necessarie a dichiarare lo “Stato di mobilitazione nazionale” nei Campi Flegrei. Cosa implica lo “Stato di mobilitazione nazionale” richiesto dal Centro coordinamento soccorsi della Prefettura di Napoli in seguito al sisma di magnitudo 4.4, con l’allerta lanciata dalla Commissione comunale per le infrastrutture.

Terremoto, chiesto lo Stato di mobilitazione nazionale

Dopo la riunione del Ccs, convocata a Palazzo di Governo a seguito della forte scossa di magnitudo 4.4 registrata all’1:25 di questa notte, è stata annunciata la presentazione di una richiesta per attivare le procedure amministrative necessarie a dichiarare lo “Stato di mobilitazione nazionale” nei Campi Flegrei. “Questa mattina è emerso un quadro di danni piuttosto esteso, sebbene sia ancora in fase di verifica. Tutte le forze sono attualmente dispiegate sul territorio per fornire assistenza alla popolazione”, ha dichiarato Italo Giulivo, direttore della Protezione civile della Regione Campania, che ha partecipato ai lavori del Centro di Coordinamento dei Soccorsi (Ccs). “La situazione è in evoluzione e le verifiche sono ancora in corso. Come già avvenuto dopo il terremoto del maggio 2024, è stata richiesta alla Regione Campania l’attivazione dello Stato di mobilitazione nazionale, come previsto dall’articolo 23 del Codice di Protezione civile.”

Perché il livello di allerta ai Campi Flegrei non viene modificato

“Non è corretto pensare in termini di colori – spiega Giulivo – è stato chiarito e ribadito che il codice colore si riferisce al rischio vulcanico e attualmente non stiamo affrontando il rischio di un’eruzione. Da un po’ di tempo stiamo vivendo una crisi sismica, per la quale sono stati definiti tre scenari operativi attraverso una pianificazione rapida con la Protezione Civile nazionale. Attualmente, sono in corso verifiche per determinare se i danni siano estesi, come sembra, ma fortunatamente non dal punto di vista strutturale. Tuttavia, ci sono diverse componenti non strutturali degli edifici che hanno subito lesioni, quindi è opportuno effettuare gli accertamenti necessari.”

Con lo Stato di mobilitazione, abbiamo la possibilità di potenziare il nostro supporto alla popolazione e di migliorare la nostra capacità di verificare i danni. Se il direttore dell’Osservatorio ha affermato che attualmente non ci sono segnali precursori di un’eruzione – conclude Giulivo – abbiamo fiducia nella nostra comunità scientifica, quella ufficiale e ben preparata.

Simeone: “Necessario un immediato innalzamento del livello d’allerta”

In merito alla situazione attuale, il presidente della Commissione del Comune di Napoli per Infrastrutture, Mobilità, Lavori Pubblici e Protezione Civile, Nino Simeone, ha inviato una lettera ufficiale ai responsabili a vari livelli, inclusa la presidenza del Consiglio dei ministri, richiedendo un immediato aumento del livello d’allerta. “Le comunità che risiedono all’interno del perimetro definito ‘zona rossa’, in particolare quelle nelle vicinanze della Solfatara, stanno affrontando un periodo di grave ansia e paura – ha dichiarato Simeone – È essenziale che le istituzioni affrontino questa situazione con azioni concrete. La scossa avvenuta questa notte segna un momento in cui è necessario elevare il livello di allerta e implementare misure efficaci per garantire la sicurezza e la serenità di chi vive in queste aree.”

“È fondamentale elevare, almeno per coloro che risiedono nelle immediate vicinanze della Solfatara, il livello di allerta, in modo da permettere a chi lo desidera e può di allontanarsi temporaneamente da queste zone, con un adeguato supporto da parte delle istituzioni, eventualmente anche con assistenza statale. È necessario – prosegue Simeone – evitare soluzioni che possano sembrare superficiali o inefficaci, come semplici dichiarazioni pubbliche o iniziative simboliche. Le parole da sole non sono sufficienti a ripristinare un normale livello di vivibilità per queste persone. Non bastano più le consuete riunioni istituzionali, i pareri di esperti tecnico-scientifici e sismici o le dirette social di qualche Sindaco per affrontare una questione di tale importanza.”

“La Commissione consiliare richiederà a tutte le istituzioni competenti, incluso il Presidente del Consiglio Meloni, di adottare misure per garantire la sicurezza e il benessere delle persone che abitano in queste aree, ormai spaventate. Se non si interviene con determinazione, corriamo il rischio di lasciare le comunità in una situazione di ulteriore disagio e ansia. È tempo di prendere decisioni responsabili e audaci per il futuro della nostra comunità”, conclude Simeone.

 

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