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Il Terremoto dell’Irpinia del 1980: una tragedia che ha segnato l’Italia

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Le macerie

Il 23 novembre 1980, un terremoto devastante colpì l’Irpinia, una regione montuosa situata nella Campania, causando un disastro che rimase impresso nella memoria collettiva. La scossa, di magnitudo 6.9 della scala Richter, ebbe epicentro a Laviano, e causò enormi danni in tutta l’area del Sud Italia. In una manciata di secondi, il terremoto ridusse in macerie interi paesi, provocando una tragedia umanitaria e una delle catastrofi naturali più gravi nella storia del Paese.


 

Le macerie

Terremoto dell’Irpinia, il dramma del 23 novembre 1980

Il bilancio finale fu drammatico: circa 2.914 morti, 10.000 feriti e oltre 200.000 persone rimaste senza casa. Le città di Avellino, Napoli, Salerno, Benevento e Potenza furono tra le più colpite. L’impatto del terremoto fu tale che intere frazioni di paesi furono distrutte, e la vita quotidiana della regione fu sconvolta. Le scosse di assestamento continuarono per giorni, creando paura tra i superstiti.

Le immagini delle strade invase da macerie e le richieste di soccorso internazionali segnarono una mobilitazione senza precedenti. I soccorritori arrivarono da ogni parte del mondo, tra cui squadre di pompieri e medici provenienti da altre regioni d’Italia e da paesi stranieri.

Le cause e l’impatto

L’Irpinia si trova su una zona sismica, ma le dimensioni e la forza del terremoto del 1980 furono eccezionali, tanto da provocare una violenza distruttiva su una vasta area. La disorganizzazione nelle prime ore dopo la scossa aggravò la tragedia, mentre le autorità locali faticavano a rispondere all’emergenza. Tuttavia, grazie alla generosità e all’impegno di numerosi cittadini e volontari, fu possibile avviare i soccorsi e portare aiuti immediati alla popolazione colpita.

Nel corso degli anni, il terremoto ha anche rappresentato un’occasione per migliorare la consapevolezza sui rischi sismici e sull’importanza delle costruzioni antisismiche. Tuttavia, le cicatrici lasciate dalla tragedia sono ancora visibili in alcune zone, anche a distanza di decenni.


Il titolo de Il Mattino

 


L’elenco dei morti

A causa dell’enorme numero di vittime e della dispersione dei corpi sotto le macerie, l’elenco completo dei morti non è facilmente ricostruibile. Tuttavia, tra i deceduti figurano numerosi abitanti di Conza della Campania, Sant’Angelo dei Lombardi, Lioni, Nusco, e altri paesi irpini. Inoltre, il terremoto provocò la morte di alcune persone nelle province di Napoli, Salerno e Potenza. Molti dei deceduti furono identificati tramite il riconoscimento dei corpi o attraverso i testimoni oculari. L’assenza di un elenco ufficiale completo dei nomi delle vittime non è dovuta solo alla difficoltà di recuperare i corpi, ma anche all’enorme quantità di danni che ha reso difficile un censimento esaustivo.

L’importanza di ricordare il terremoto dell’Irpinia non si limita al dato statistico, ma va oltre, poiché ha rappresentato un punto di svolta per la prevenzione e la gestione dei disastri naturali in Italia, così come per l’assistenza alle vittime e alle loro famiglie. Il ricordo di questa tragedia continua a essere un monito per le future generazioni, affinché la memoria non svanisca mai e la preparazione alle emergenze venga costantemente migliorata.

Terremoto 1980: tutti i morti e i comuni più colpiti

I comuni classificati come “disastrati” dal DL 19 del 1981 sono:

Comune Provincia Vittime Contributi per la ricostruzione Indice del danno
Sant’Angelo dei Lombardi  Avellino 482 128 720 000 € 90
Laviano  Salerno 303 92 777 000 € 98
Lioni  Avellino 228 159 716 000 € 90
Conza della Campania  Avellino 184 65 324 000 € 90
Teora  Avellino 137 76 631 000 € 90
Calabritto  Avellino 100 90 732 000 € 92
Castelnuovo di Conza  Salerno 85 50 829 000 € 91
San Mango sul Calore  Avellino 84 71 975 000 € 97
Avellino  Avellino 82 278 611 000 € 90
Caposele  Avellino 81 103 463 000 € 80
Balvano  Potenza 77 N.D. 80
Santomenna  Salerno 65 40 734 000 € 84
Senerchia  Avellino 65 46 455 000 € 90
Morra De Sanctis  Avellino 42 76 064 000 € N.D.
San Gregorio Magno  Salerno 28 160 410 000 € 89
Torella dei Lombardi  Avellino 28 79 242 000 € 85
Ricigliano  Salerno 27 56 742 000 € 77
San Michele di Serino  Avellino 25 37 877 000 € 71
Solofra  Avellino 25 92 374 000 € N.D.
Muro Lucano  Potenza 21 N.D. 60
Pescopagano  Potenza 21 N.D. 85
Montella  Avellino 14 N.D. N.D.
Gesualdo  Avellino 12 N.D. N.D.
Potenza  Potenza 12 N.D. N.D.
Castelgrande  Potenza 11 N.D. 70
Salvitelle  Salerno 10 28 665 000 € 72
Valva  Salerno 10 76 643 000 € 83
Vietri di Potenza  Potenza 7 N.D. 70
Calitri  Avellino 6 113 777 000 € 62
Campagna  Salerno 3 N.D. N.D.
Bisaccia  Avellino 2 123 204 000 € 63
Colliano  Salerno 2 81 123 000 € 78
Eboli  Salerno 2 N.D. N.D.
Brienza  Potenza 1 N.D. N.D.
Romagnano al Monte  Salerno 1 25 729 000 € 89
Salza Irpina  Avellino 1 18 577 000 € 76
Bella  Potenza 0 N.D. 55
Ruvo del Monte  Potenza 0 N.D. N.D.
Sant’Andrea di Conza  Avellino 0 38 564 000 € 61
Sorbo Serpico  Avellino 0 20 062 000 € 78

I video del terremoto 1980

In rete, col passare degli anni, sono stati pubblicati numerosi video che raccontano i tragici momenti del terremoto del 1980. Eccone alcuni:

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