Una bimba siriana, vestita solo con un pigiama di cotone bianco macchiato di sangue, è stata estratta dalle macerie di un edificio crollato a causa del terremoto che ha devastato la Turchia e la Siria. La foto della piccola, in braccio ad un soccorritore, ha fatto il giro del mondo facendo commuovere miliari di utenti.
Terremoto in Turchia, bimba estratta dalle macerie di un edificio
La bimba è stata fotografata tra le braccia di un soccorritore mentre indossava un leggero pigiama in cotone bianco macchiato di sangue. La foto ha fatto il giro del mondo facendo commuovere miliari di utenti.
Successivi filmati hanno mostrato la piccola che veniva trasportata d’urgenza in ospedale. Lei è solo una delle centinaia di bambini coinvolti dalla strada tra la Siria e la Turchia. Molti stavano dormendo al momento del terremoto. Un’altra foto mostra una giovane sdraiata a terra che si aggrappa al suo collare giallo, anche lei in pigiama. Altre immagini nostrano un bambino aggrappato a un soccorritore, una bambina in braccio al papà in una tenda medica, con le guance colorate di sangue.
Terremoto tra Turchia e Siria, il primo bilancio dei morti
La violenta scossa di terremoto in Siriaavrebbe causato oltre 2650 vittime e 516 feriti nei governatorati di Aleppo, Hama e Laodicea secondo il primo bilancio delle vittime. Altri morti nelle zone siriane in mano ai ribelli. Su sponda turca, invece, le vittime sarebbero invece 76 e i feriti oltre 450.
Le autorità locali turche hanno segnalato il crollo di decine di edifici, sia a Gaziantep sia nei vicini centri di Diyarbakir e Malatya. Si teme che diverse persone siano rimaste sepolte sotto le macerie. Proclamato lo stato di massima emergenza e mobilitato tutti i servizi di soccorso.
La solidarietà
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni “segue costantemente, aggiornata dal Dipartimento della protezione civile, gli sviluppi del devastante terremoto” ed “esprime vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite”. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi.
“In relazione alla forte scossa di terremoto di magnitudo 7.9 che stanotte ha colpito la Turchia in prossimità del confine con la Siria, voglio esprimere la mia solidarietà alle popolazioni così duramente colpite, anche in termini di vittime, il cui bilancio è purtroppo in costante crescita. Il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, in coordinamento con la Protezione Civile, sta organizzando l’invio di squadre USAR (Urban Search and Rescue), specializzate per la ricerca ed il soccorso tra le macerie, in particolare a seguito di un sisma. Si prevede la immediata disponibilità di un team di VVF di circa 40 uomini integrato da personale medico e cinofili pronto a partire qualora le autorità turche decidessero di avvalersene”. È quanto afferma il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco.
Il bilancio delle vittime
Sono oltre 2650 i morti a causa del potente terremoto, secondo i dati aggiornati sono 1651 le vittime in Turchia e 1000 morti in Siria. Il terremoto di magnitudo 7.8 avvenuto in Turchia è stato mille volte più forte rispetto a quello che nel 2016 colpì Amatrice e 30 volte pià forte di quello del 1980 in Irpinia.
Le altre scosse
Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 7.8 è stata registrata nella parte centrale della Turchia alle 10:24 locali, le 11:24 in Italia. Lo scrive Ria Novosti citando i dati dei centri di rilevamento dei terremoti della zona. La scossa è stata avvertita anche a Damasco, Latakia e altre zone della Siria, secondo l’Agenzia Sana.
Oltre 100 scosse di assestamento
Sarebbero state più di 100 le scosse di assestamento in Turchia, dove si registra “il più grande terremoto che abbiamo mai visto in 24 anni in questa regione” ha spiegato il direttore dell’osservatorio Kandili e Istituto di ricerca sui terremoti, Haluk Özener.
Oms, i morti potrebbero essere 8 volte più dei primi bilanci
Il violento terremoto che ha colpito la Turchia potrebbe causare fino a otto volte più vittime rispetto agli oltre duemila morti riportati dai bilanci provvisori. La previsione arriva dall’Oms. “C’è un potenziale di ulteriori crolli e numeri otto volte superiori ai numeri iniziali”, ha detto Catherine Smallwood, responsabile delle emergenze dell’ufficio europeo dell’Organizzazione mondiale della sanità.