Cronaca

Terremoto in Turchia, il calciatore Christian Atsu trovato morto

Christian Atsu, il dramma del calciatore trovato morto sotto le macerie dopo il violento terremoto che ha devastato la Turchia e contato milioni di vittime: solo poche ore prima del tragico evento aveva segnato il suo ultimo gol.

Christian Atsu, il calciatore trovato morto dopo il terremoto in Turchia

L’attaccante dell’Hatayspor aveva prenotato un biglietto per tornare in Francia, ma il gol arrivato poche ore prima della tragedia gli aveva fatto cambiare i piani ed era rimato. Probabilmente se fosse salito su quel volo di ritorno si sarebbe salvato.

Il gol e la tragedia

Atsu aveva segnato su punizione il gol decisivo per il suo Hatayspor contro il Kasimpasa. Una gioia che gli aveva fatto cambiare i piani e lo aveva portato a cancellare il volo di ritorno in Francia per stare con la famiglia. Una decisione che gli è costata la vita.

Il suo nome ora si aggiunge alla lunga lista di vittime del terremoto in Turchia avvenuto nella notte del 6 febbraio. Il suo corpo, privo di vita, sarebbe stato estratto in queste ore. I media locali citano l’agente turco Murat Uzun Mehmet che avrebbe dato la notizia. Nei giorni scorsi era stata data la notizia del ritrovamento del giocatore vivo, poi smentita poco dopo: Christian Atsu era in realtà ancora disperso. Oggi le speranze che svaniscono.

Atsu, pochi giorni fa l’appello della moglie

Solo pochi giorni fa la moglie fece un appello: “Sanno dov’è l’edificio e stanno facendo del loro meglio per salvare tutti. Sanno che ci sono persone ancora intrappolate sotto le macerie, ma il problema è che non hanno l’attrezzatura necessaria per tirarle fuori. Quindi Christian è ancora disperso e non sappiamo dove sia. Il club stava confermando che era stato trovato ed era vivo e portato in ospedale, e 11 ore dopo i miei figli hanno dovuto sentire dalla radio che ancora non sapevano dove fosse. So che il suo agente è lì e sta facendo del suo meglio per trovarlo. Ovviamente mi porterà le notizie di cui mi posso fidare, se lo vede o gli parla. Tutto è abbastanza confuso.

Chiedo al club Hatayspor, alle autorità turche e al governo britannico di inviare attrezzature per estrarre le persone dalle macerie, come il mio partner e padre dei miei figli. Prego ancora e credo che sia vivo. Hanno bisogno dell’attrezzatura per tirarli fuori, non possono andare così in profondità senza l’attrezzatura. E il tempo sta per scadere”.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio