Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa di Vincenzo De Luca, prevista per le 11:00 presso la sede della giunta regionale della Campania. L’ex sindaco di Salerno e attuale presidente della Regione da quasi dieci anni ha parlato ai giornalisti dopo l’annuncio fatto ieri dalla premier Giorgia Meloni.
La presidente del Consiglio ha firmato l’atto che impugna la legge elettorale campana davanti alla Corte Costituzionale, una legge che consente la possibilità di un terzo mandato per il governatore, aprendo la strada alla ricandidatura di De Luca.
Terzo mandato, la conferenza di De Luca
Fin dalle prime ore della mattinata, sotto l’ingresso di Palazzo Santa Lucia, si è formata una lunga coda di giornalisti, segno del grande interesse suscitato dalla vicenda. Le aspettative su cosa dirà De Luca sono alte, con molti pronti a scommettere su un intervento in pieno stile deluchiano, ovvero una dura presa di posizione contro il governo e contro l’atto che impugna la legge elettorale campana.
La situazione politica per De Luca, tuttavia, si complica. Non può contare nemmeno sull’appoggio del suo partito, il Pd, dato che la segretaria Elly Schlein ha più volte espresso la sua contrarietà alla possibilità di un terzo mandato per De Luca, e ha dichiarato che in caso di sua ricandidatura non concederebbe il simbolo del Partito Democratico. Ma De Luca, come sottolineano molti, sembra poco preoccupato da questa posizione e, con la sua abilità politica, sarebbe pronto a cercare alleanze a destra e a sinistra pur di arrivare a sfidare il sistema e giocarsi la partita fino all’ultimo voto.
Tra le ipotesi circolate, c’era anche quella, clamorosa, delle sue dimissioni e dello scioglimento anticipato del Consiglio regionale, non confermata da De Luca in conferenza.
Le parole di De Luca
“Quando si parla del Veneto non si parla del terzo mandato. Zaia l’ha già finito senza che nessuno abbia detto nulla. Il problema che pone la Lega è un problema di fondo, è il potere delle regioni. A luglio 2023 la Regione Piemonte ha adottato una legge che prevede che le disposizioni della legge approvata si applichino a decorrere dalla dodicesima legislatura. La legge regionale del Piemonte prevede che il presidente possa fare due mandati dopo l’approvazione della legge: il governo non ha impugnato la legge, così come accaduto in Veneto e nelle Marche. Non abbiamo approvato una legge sul terzo mandato, ma una legge che recepiva il secondo mandato con un elemento di flessibilità. In questo paese la legge è uguale per tutti tranne che per uno, me. Hanno forse paura di De Luca, degli elettori, non abbiate paura, aprite il cuore alla speranza e date la possibilità ai cittadini di decidere da chi essere governati.
La decisione del governo è contra personam. Ha ancora senso la scritta che troviamo nei tribunali, La legge è uguale per tutti? Nel nostro caso la legge non è uguale per tutti. Questo principio costituzionale è stato calpestato. Ho la sensazione che finirà come sulla legge sull’autonomia che è stata smantellata. Da un lato c’è la legge politicante e dall’altro ci siamo noi”.
