Cronaca

Aperto il testamento di Silvio Berlusconi: ecco le ultime volontà dell’ex premier

Il testamento di Silvio Berlusconi è stato aperto mercoledì 5 luglio, nello studio del notaio Arrigo Roveda a Milano, davanti a due avvocati che hanno svolto la funzione di testimoni, Luca Fossati e Carlo Rimini. Il documento è stato reso pubblico, successivamente, per volere degli eredi.

Aperto il testamento di Silvio Berlusconi

Il documento con le ultime volontà del fondatore di Mediaset e Forza Italia sarà letto ai figli e reso pubblico nei prossimi giorni. Ad annunciarlo sono stati gli stessi eredi che hanno deciso di mettere a disposizione dei media e gli operatori dell’informazione l’intero documento.

Il testamento rivela il nuovo assetto societario del gruppo Fininvest e i lasciti di liberalità a terzi. “Inutile stare qui, non posso dire niente, da me non saprete nulla né oggi né domani né mai”, aveva dichiarato Roveda ai giornalisti davanti all’ingresso del proprio studio notarile a Milano. Precedentemente dal suo studio erano usciti alcuni legali, tra i quali Luca Fossati, i quali non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione.


L’ULTIMA LETTERA DI BERLUSCONI AI FIGLI


Cosa spetterà ai figli

I due terzi della messa patrimoniale saranno divisi tra i cinque figli, Marina, Barbara, Pier Silvio, Eleonora e Luigi. Tale patrimonio comprende i beni esistenti mobiliari e immobiliari e le eventuali donazioni a uno o più figli fatte in vita. Appartengono all’eredità del Cavaliere anche i beni ottenuti da una precedente eredità, lasciata a Berlusconi dal pittore triestino Glauco Dimini: si tratta di un appartamento con garage e di un bilocale popolare a Trieste.

Va a Pier Silvio e Marina Berlusconi la maggioranza di Fininvest, 53% Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi, ricevuta lettura delle volontà testamentarie del padre Silvio Berlusconi, informano che da esse risulta che nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest SpA, precedentemente esercitato dal padre stesso.

Cosa spetta a Marta Fascina e Dell’Utri

Marta Fascina 100 milioni di euro e a Marcello Dell’Utri 30:Per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me” si legge nel testamento di Silvio Berlusconi che finisce così: “Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà”.

Il testo è contenuto in una busta non sigillata, datata Arcore 19 gennaio 2022 con la scritta “ai miei figlicontenente un foglio di carta intestata composto da due facciate scritto con inchiostro nero, in tutto 15 righe.

La reazione di Marcello Dell’Utri

“Quando stamattina mi ha chiamato il notaio, sono rimasto scioccato dalla notizia“, ha commentato. “Non me lo aspettavo perché non mi doveva nulla. L’affetto rimaneva anche senza questo gesto materiale, che dimostra la grandezza dell’uomo. Io ho dato tutto per lui e lui ha dato tutto per me”, ha aggiunto. E ancora: “Da stamattina non ho fatto altro che piangere. Per me era come un fratello. Ci conoscevamo da oltre sessant’anni. Mi ha sempre aiutato. Anche all’università mi dava gli appunti”.

Dell’Utri, raggiunto dai microfoni dell’Ansa, ha ricordato come Berlusconi, quando i due si sono conosciuti, “vendeva gli appunti ciclostilati alla libreria Cortina ma a me li ha regalati”. Per poi proseguire: “Un amico di Palermo che aveva studiato a Milano mi ha dato il suo numero prima che partissi per l’università. Mi ha detto ‘è un po’ gasato ma bravo’. E quando l’ho conosciuto, ho subito pensato che era un fenomeno. Mi ha invitato a cena a casa sua. Era un personaggio unico e lo è sempre stato”.

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