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Tetraclorotilene nell’acqua di rubinetto: vietato uso acqua potabile a Montoro

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Foto di rerpertorio

allarme contaminazione idrica a Montoro. Il sindaco Salvatore Carratù, dopo aver ricevuto dall’Asl i dati che confermano la presenza di tetracloroetilene, una sostanza altamente inquinante, nella rete idrica cittadina, ha emanato un’ordinanza che vieta l’uso potabile dell’acqua del rubinetto.

Tetracloroetilene nella condotta, divieto di bere acqua a Montoro

La notizia ha immediatamente scatenato la reazione dei residenti, che hanno preso d’assalto i supermercati per acquistare casse di acqua potabile necessarie non solo per bere, ma anche per cucinare. La situazione è critica anche per i bar della zona, dove i gestori si sono organizzati con taniche di acqua potabile collegate alle macchine del caffè, cercando così di garantire il servizio ai clienti e limitare le perdite economiche.

Nel frattempo, si è aperto un vero e proprio conflitto sui dati. Da un lato, i rilevamenti effettuati dall’Arpac indicano una concentrazione elevata della sostanza inquinante; dall’altro, le analisi fornite dall’Alto Calore, l’ente idrico competente, segnalano valori sensibilmente più bassi. Per fare chiarezza saranno necessarie controanalisi approfondite che permettano di stabilire l’effettivo livello di contaminazione e capire se l’acqua del rubinetto potrà tornare presto ad essere sicura.

Il sindaco Carratù, in attesa di dati certi e meno allarmanti, ha dichiarato che non esiterà a revocare l’ordinanza non appena i valori torneranno nella norma. Nel frattempo, però, l’emergenza ha spinto i cittadini a riversarsi nei punti vendita della zona per rifornirsi di acqua confezionata, creando una vera e propria corsa all’acquisto.

Cos’è il Tetracloroetilene

Il tetracloroetene (o tetracloroetilene o percloroetilene) è un composto binario del carbonio con il cloro (un cloruro di carbonio, o clorocarburo), meglio conosciuto in chimica organica come alogenoalchene, avente formula molecolare C2Cl4 (Cl2C=CCl2). La sua struttura è analoga a quella di una molecola di etene in cui i quattro atomi di idrogeno sono stati sostituiti da altrettanti atomi di cloro.

La sostanza può essere assorbita dall’organismo per inalazione, per ingestione e attraverso la cute. La sostanza è irritante per gli occhi, la pelle e il tratto respiratorio. L’esposizione al tetracloroetene può infatti causare irritazioni cutanee in quanto dissolve i tessuti adiposi, e può inoltre agire come depressivo del sistema nervoso centrale in caso di inalazione. Se ingerita può causare malessere e provocare il vomito. L’esposizione ad alti livelli potrebbe provocare sonnolenza e perdita di coscienza.

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