È successo a Sulmona (L’Aquila). I genitori tardano a saldare due rate della mensa e il piccolo di 4 anni viene lasciato senza pasto.
Famiglia non paga ticket della mensa a scuola, bimbo di 4 anni lasciato senza cibo
Un episodio spiacevole si è verificato in una scuola materna di Sulmona (L’Aquila), dove un bambino di appena 4 anni sarebbe rimasto senza cibo perché i suoi genitori non avevano saldato in tempo il ticket per la mensa. Il piccolo, secondo quanto riferito, è riuscito a mangiare solo grazie all’aiuto e alla solidarietà dei compagni. L’incidente, come riportato, è avvenuto ieri nella scuola d’infanzia comunale “Di Nello”. Sembrerebbe che i genitori del bambino non avessero pagato la quota relativa agli ultimi due pasti, per un totale di 8,97 euro. Quando il bambino è arrivato in mensa insieme ai compagni, non ha ricevuto il pranzo.
“Mi hanno chiamato dalla scuola dicendomi di andare a riprendere mio figlio perché per lui non c’era da mangiare. È stata una scena imbarazzante e umiliante, altamente diseducativa e lo dico da insegnante”, ha dichiarato il padre dell’alunno. “Ci hanno lasciati tre settimane senza refezione scolastica, costretti ad andare a riprendere i nostri figli a scuola anticipatamente perché a quell’età non potevano neanche portare il cibo da casa. Da noi pretendono la massima puntualità, loro, invece, possono fare il ritardo che vogliono impunemente”, ha ricordato.
Pare che i genitori del bambino avessero semplicemente dimenticato di saldare il ticket per la mensa, e secondo loro nessuno li avrebbe avvertiti riguardo al debito. Il piccolo, dunque, si sarebbe visto rifiutare il piatto di gnocchetti al sugo e avrebbe potuto mangiare solo grazie alla generosità dei suoi compagni, che avrebbero “condiviso” una parte del proprio pasto. Un episodio che, ovviamente, ha suscitato un ampio dibattito e molte polemiche.
Le parole del sindaco di Sulmona
Gianfranco Di Piero, sindaco di Sulmona: “Escludo in maniera categorica che il minore sia stato lasciato senza cibo. Se è mancato il secondo si può sicuramente parlare di disguido. Mai è stato negato il cibo per morosità anche quando i debiti accumulati erano più consistenti.”
“A differenza degli anni passati – ha precisato il primo cittadino – le famiglie vengono ora avvisate tramite messaggio allert dalla piattaforma onde evitare di accumulare debiti. Messaggio che il padre del minore ha ricevuto in data 8 novembre”.