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Ultras Napoli, accordo shock con gli altri tifosi: “Chi picchia un romanista non resta solo”

Un patto per aggredire i tifosi romanisti: un patto che i tifosi del Napoli avrebbero siglato con le curve di mezza Europa. Il dettaglio, riportato dal Corriere della Sera, emerge diverse ore dopo gli scontri tra ultras azzurri e giallorossi avvenuti domenica 8 gennaio lungo l’autostrada A1 nei pressi dell’area di servizio di Badia Al Pino. Insomma, non si potrebbe parlare di un episodio casuale.

Tifosi del Napoli, il patto per aggredire i tifosi romanisti

Secondo il Corriere della Sera, ci sarebbe un patto europeo tra ultras per picchiare i romanisti e vendicare così la morte di Ciro Esposito, avvenuta nel novembre del 2014: “Chi picchia un romanista non resta solo”. Un patto che sarebbe stato reso pubblico con uno striscione esposto dai tifosi del Napoli in Curva in occasione di una partita contro i giallorossi giocava nove anni fa: “Ogni parola è vana, se occasione ci sarà non avremo pietà”.

In questo modo sarebbe scattata la caccia al romanista. Nelle scorse settimane circa 200 tifosi dell’Atalanta tentarono di assalire gli autobus dei tifosi della Roma. Nove di loro furono arrestati, a Napoli poco dopo comparvero dei murales con scritto “Fuori Bergamo dalle galere”, e tra i gradoni dell’ex San Paolo partì addirittura una colletta per sostenere le spese legali degli atalantini in carcere.

“Se si picchia un romanista nessuno viene lasciato solo” sarebbe il motto che muoverebbe gli attacchi contro i giallorossi e che unirebbe le curve di mezza Europa come quella del Psg, che ha cacciato chi sosteneva i romanisti, e quelle di Monaco 1860 e Borussia Dortmund in Germania, della Stella Rossa di Belgrado in Serbia e del Plovdiv in Bulgaria, che tutte le volte che ne hanno la possibilità attaccano i giallorossi in nome di quel patto.

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