Tiziano Ferro al cinema con i figli si commuove per Inside Out 2: “Papà ansioso, un pianto ininterrotto”. Inside Out 2 è un film ideato per i bambini, ma che parla apertamente anche agli adulti. Al cinema è stato beccato anche Tiziano Ferro, insieme ai figli Andreas e Margherita, proprio mentre si asciugava gli occhi dal pianto, dopo la visione del film. Vediamo il commento del cantante.
Tiziano Ferro al cinema con i figli si commuove per Inside Out 2
Il cantante condivide tra le sue storie su Instagram @tizianoferro una considerazione sul film, parlando di quanto sia stato bello e intenso. Di come abbia compreso toccato certe corde emotive che non gli hanno lasciato altra strada da percorrere se non quella della commozione:
“Non avevo mai provato l’ebrezza del pianto ininterrotto dal primo all’ultimo minuto di un film. Disney: vi mando la fattura dello psicologo. In ogni caso, è obbligatorio andare a vedere questo film“.
A questo commento ha poi aggiunto anche gli hashtag #Papàansioso e #TeamGioia. Tiziano Ferro, quindi, si unisce a milioni di persone che in queste settimane sono andate al cinema per vedere il sequel del noto film Pixar e sono rimaste entusiaste per la modalità con cui si è parlato di emozioni, di crescita, accettazione e anche delle difficoltà che si possono incontrare sul cammino per conoscere se stessi.
L’amore per i suoi figli
Gli scatti che sono stati condivisi su Instagram sono stati una vera e propria paparazzata, tanto è vero che il cantante ha poi aggiunto una postilla rivolta a colei che li aveva realizzati scrivendo: “Messaggio alla reporter che ha rubato questi scatti: godi ora, tanto prima o poi mi vendico! E tu lo sai che avverrà! Il karma gira”.
Si tratta, d’altronde, di uno dei rari momenti che il cantante condivide sui social insieme ai sui bambini. Qualche tempo fa, infatti, disse di aver scelto in maniera consapevole di non mostrare i suoi bambini per evitare che un giorno potessero vergognarsi di un momento in cui non potevano imporsi:
“Mi mantengo abbastanza discreto anche se devo dire che non è facile: non lo è perché comunque avrei voglia anche io di postare i primi passi di mia figlia o la prima candelina di mio figlio, però è come quando venivano degli amici a casa tua e tua mamma mostrava le foto di te da ragazzino facendoti vergognare. È un po’ la stessa cosa: io non voglio proporre questo ai miei figli in scala globale e poi permanente, però faccio un po’ di fatica, vorrei non fosse così, ma mi rendo conto che la cosa più giusta”.