Cronaca

Femminicidio Torino, la figlia della vittima: “Spero che mio padre paghi per ciò che ha fatto”

Femminicidio Torino, la figlia Eleonora Bianco: "Mio padre deve pagare, spero che muoia in carcere, da solo"

Spera nella giustizia Eleonora Bianco, la figlia di Massimo che ha ucciso la moglie, Angela, a colpi di pistola sul pianerottolo al quinto piano della casa di corso Novara a Torino. All’esterno della Questura, Eleonora ha dichiarato ai cronisti presenti: “Mio padre non lo perdonerò mai, spero che muoia in carcere, da solo. È brutto da dirsi, lo so, ma ha agito con troppa cattiveria e un proiettile avrebbe dovuto tenerlo per sé” come riportato dal Corriere della Sera.

Femminicidio a Torino, lo sfogo di Eleonora Bianco

“Se ci fosse stato un campanello d’allarme avrei messo in salvo lei e mio fratello. È stato un fulmine a ciel sereno, la sua unica preoccupazione era il lavoro, non ha mai fatto un giorno di malattia. Era terrorizzato dalla prospettiva di non riuscire più a mantenere la sua famiglia” ha raccontato, spiegando: “Dopo la separazione era diventato più affettuoso nei miei confronti, anche se avevamo un rapporto conflittuale.

Aveva patito questa situazione, ma la persona che ha commesso un omicidio così orribile, premeditato, non corrisponde a quella che credevamo di avere davanti. Diverse volte con il mio compagno si è messo a piangere e ha dimostrato la sua debolezza. Come potevo aver paura di un uomo che si comporta così? Non sembrava arrabbiato, diceva solo di voler tornare con lei”.

La pistola del padre

“Il problema è che ottenere un porto d’armi è troppo facile. Mio padre è un semplice vigilante e quell’arma non avrebbe potuta nemmeno usarla se avesse trovato un ladro in un’azienda. Serviva per scena, però l’ha utilizzata senza pietà per uccidere mia madre” ha spiegato.

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