Cronaca

Fidanzati precipitano su due aerei diversi a Torino e sopravvivono: la storia di Antonietta e Stefano

Fidanzati precipitano su due aerei diversi a Torino e sopravvivono agli schianti: la storia con protagonisti Antonietta Demasi e Stefano Pirilli. «Siamo vivi per miracolo», raccontano.

Torino, fidanzati precipitano su due aerei diversi e sopravvivono

Antonietta Demasi e Stefano Pirilli sono i protagonisti dell’incredibile vicenda che li ha visti sfortunatamente in due diversi incidenti aerei successi a poco tempo di distanza nei cieli di Torino. Per fortuna sono entrambi sopravvissuti, per miracolo. Lei è una studentessa di 22 anni, lui un broker energetico di 30. La ragazza è stata operata al Cto per un frattura al bacino mentre il ragazzo sta bene. Feriti anche i due piloti.

Il racconto di Stefano

A raccontare la vicenda è Pirilli: “Dal campo volo di Pianezza abbiamo deciso di decollare a raggiungere l’Astigiano dove abbiamo pranzato in un agriturismo. Poi, visto che era ancora presto, siamo ridecollati in direzione di Savona per dare un’occhiata al mare. Quello che ha reso tutto maledettamente complicato è stata la bruma che si è alzata dal terreno scaldato durante il giorno quando la temperatura si è abbassata“, spiega. A quel punto decidono di atterrare a Busano, dove l’aereo era decollato: “Non vedevamo più nulla, stavamo finendo sui cavi dell’alta tensione”. Poi l’areo è precipitato in un prato a pochi passi dalla pista: “L’aereo è così piombato in un prato ad un centinaio di metri dalla pista. Io mi sono trascinato fuori. Il mio amico urlava che stava male. Poi, per fortuna, ce l’ha fatta ad uscire dalla cabina. Allora ho chiamato i soccorsi”. Quando arrivano poi parlano dello schianto in cui è stata coinvolta la ragazza.

Anche Rotondo ha tentato un atterraggio d’emergenza. Ma si è schiantato contro un palo a bordo strada. “Quando ho chiesto – dice sempre Piriilli – se si trattava di un ragazzo e di una ragazza e me lo hanno confermato mi si è gelato il sangue, anche perché non sapevo come stavano. Se devo essere sincero per un po’ ho temuto il peggio. Ora non resta che sperare e poi ci ritroveremo di nuovo tutti insieme perché stavolta è stato davvero un miracolo se siamo vivi”.

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