Cronaca

Morto a 24 anni Alberto Pastore, uccise il suo migliore amico e lo confessò su Instagram

È morto Alberto Pastore, il giovane che nel 2019 uccise a coltellate il suo amico Yoan Leonardi al culmine di un litigio per motivi passionali. Successivamente confessò il delitto sui social, prima su Instagram e poi su Facebook. Il 24enne si trovava nel carcere di Novara per scontare una condanna a 14 anni di detenzione. In cella aveva tentato il suicidio un mese fa e fu trasferito all’ospedale di Torino dove è deceduto lo scorso 14 maggio.

Torino, è morto Alberto Pastore: era in ospedale

Le condizioni di Alberto Pastore sono peggiorate col passare dei giorni, arrivando al decesso. La sua vicenda ha avuto inizio il 26 agosto del 2019 quando, durante un viaggio in auto dopo una partita di calcetto, iniziò a litigare con l’amico Yoan Leonardi per questioni sentimentali legate ad una ragazza.

Al culmine della lite, Pastore fermò l’auto in una piazzola di sosta tra Borgo Ticino e Comignago, non lontano da un locale, e colpì più volte l’amico con un coltello, per poi lasciarlo agonizzante e darsi alla fuga. A quel punto imboccò l’autostrada A26 in direzione Milano ad alta velocità, ma all’altezza di Castelletto Ticino perse il controllo della vettura, finendo contro la parete di una galleria, dove fu arrestato dai carabinieri.

La storia di Alberto Pastore

Dopo aver ucciso Yoan Leonardi, Alberto Pastore confessò di aver accoltellato l’amico in un video su Instagram e con un post pubblicato su Facebook. “Ho scoperto troppe cose dal mio migliore amico. Non potevo continuare in questo modo, sono stato preso in giro. Nella mia vita ho commesso troppi errori e il mio errore più grande è questo. Mi mancherete tutti” dichiarò Pastore, aggiungendo: “Eh ragazzi, come ben sapete io ho fatto una cazzata e adesso sto pensando a come suicidarmi perché non potrò mai vivere con questa cosa che mi tormenterà.

A me dispiace più che altro per Yoan, per Sara, per tutte le persone che mi conoscono. Adesso non so se Yoan ci sarà ancora, ma il mio obiettivo era quello di far vedere alla gente che per amore non bisogna mai intromettersi nelle faccende altrui. Anzi, è meglio pensare a sé stessi e farsi la propria vita senza tenere tutto nascosto al proprio migliore amico”.

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