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Momenti di tensione a Torino, scontri tra studenti e forze dell’ordine davanti al Politecnico e alla sede Rai

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Gli scontri - Foto di Today

Momenti di tensione nella giornata odierna venerdì 13 dicembre a Torino dove si sono registrati scontri tra studenti e agenti delle forze dell’ordine davanti al Politecnico e alla sede Rai. I manifestanti hanno lanciato uova e sassi contro la polizia, che ha risposto con cariche. Un partecipante, appartenente all’organizzazione CambiareRotta, è stato arrestato.

Torino, scontri tra studenti e forze dell’ordine

Durante una giornata di scioperi che ha coinvolto il trasporto pubblico, la scuola, il personale sanitario e i giornalisti Rai, a Torino si sono verificati scontri durante un corteo di studenti. I manifestanti hanno lanciato uova e sassi contro la polizia, che ha risposto con cariche. Un partecipante, appartenente all’organizzazione CambiareRotta, è stato arrestato.

L’assalto alla sede Rai: “Diffonde disinformazione”

Un gruppo di studenti, diverse centinaia secondo le stime della questura, si è avvicinato all’ingresso posteriore del Politecnico, cercando di spingere gli agenti del reparto mobile contro il muro. Le forze dell’ordine hanno risposto utilizzando scudi e manganelli per ristabilire un’area di sicurezza. Successivamente, i manifestanti si sono riavvicinati per richiedere il rilascio di un loro compagno trattenuto dagli agenti. Il corteo si è poi diretto verso la sede della Rai in via Verdi, dove è stata strappata la grata della porta d’ingresso del centro di produzione dedicato a Piero Angela. Per impedire l’accesso degli studenti all’edificio, è stato necessario l’intervento dei carabinieri in tenuta antisommossa.

Gli studenti tra timore e indignazione: “Le nostre scuole sono in rovina”

Gli studenti, in protesta per la Palestina, hanno sfilato davanti alla sede della televisione di Stato, accusando la Rai di disinformare riguardo agli eventi in Medio Oriente. Sul pavimento è stata scritta la frase “Rai: sanzionati”. “Siamo contro il governo, che ignora i giovani, e ci opponiamo alla guerra imperialista”, ha urlato uno degli oratori durante la manifestazione. “C’è un genocidio in atto – ha dichiarato uno studente di un liceo ai giornalisti – e chi non scende in piazza con noi è complice. Stiamo insegnando ai nostri insegnanti cosa significa essere umani”. L’evento non era stato annunciato in anticipo e il percorso non era stato concordato con le autorità. I manifestanti hanno bloccato per diversi minuti un tratto di corso Inghilterra, all’altezza della stazione ferroviaria di Porta Susa. La manifestazione si è poi conclusa davanti a Palazzo Nuovo.

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