Cronaca

Torino, neonato di 5 mesi salva la vita ad una bambina di 8 mesi grazie ad un trapianto di fegato

torino trapianto fegato bambina 26 gennaio
La foto

Un trapianto pediatrico è avvenuto presso le Molinette di Torino, dove il fegato di un bambino di 5 mesi ha salvato la vita a una bambina di 8 mesi. Il giovane donatore è deceduto in un’altra regione a causa di una malattia che ha reso possibile l’espianto. Nel frattempo, la piccola ricevente sta recuperando e tornando a una vita normale, dopo che il padre aveva offerto di donarle una parte del suo fegato.

Torino, trapianto di fegato su bambina di 8 mesi

Nei giorni scorsi, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, è stato realizzato un raro trapianto di fegato pediatrico tra due neonati. La ricevente è una bimba torinese di soli 8 mesi, mentre il donatore è un bimbo di 5 mesi.

La piccola era affetta da una grave malformazione chiamata atresia delle vie biliari. A soli due mesi, lo scorso luglio, era stata sottoposta a un intervento riparativo di porto-entero-anastomosi secondo Kasai, eseguito nel reparto di chirurgia pediatrica dell’ospedale infantile Regina Margherita, diretto dal dottor Fabrizio Gennari. Purtroppo, il trattamento non ha avuto successo, causando gravi conseguenze: il fegato ha rapidamente sviluppato cirrosi epatica, portando a un grave ittero e all’accumulo di liquidi nell’addome.

La storia

Successivamente, la bambina era stata inserita nella lista d’attesa nazionale per un trapianto di fegato pediatrico. Nonostante il deterioramento delle sue condizioni, la ricerca di un donatore compatibile non aveva portato a risultati positivi per sei settimane. In questa situazione, il padre della piccola si era offerto come donatore vivente, pronto a donare una parte del suo fegato per salvarle la vita.

L’intervento era previsto per gennaio, ma a meno di 72 ore dall’operazione è giunta una notizia inaspettata: il Centro Nazionale Trapianti aveva trovato un donatore compatibile, un bambino di 5 mesi e 6 kg, deceduto in un’altra regione a causa di una grave malattia congenita del sistema nervoso centrale.

L’intervento

Il prelievo è stato effettuato dal dottor Paolo Strignano e, quarantotto ore prima del previsto trapianto da donatore vivente, la bambina è stata sottoposta a un intervento chirurgico. Il complesso trapianto è stato eseguito presso l’ospedale Molinette dal professor Renato Romagnoli e dal suo team, con la collaborazione del dottor Angelo Panio e dei colleghi del reparto di anestesia e rianimazione 2, diretto dal dottor Maurizio Berardino.

Il fegato trapiantato ha subito ripreso a funzionare correttamente. La bambina è stata svegliata ed estubata in meno di 12 ore dall’intervento, mostrando una rapida regressione dell’ittero e una stabilizzazione generale delle sue condizioni. Attualmente, la piccola è ricoverata nel reparto di Gastroenterologia pediatrica dell’ospedale Regina Margherita, dove sta seguendo un percorso di riabilitazione.

“Scoprire che questo dono ci è stato inviato da un bambino molto piccolo ci ha toccato profondamente. È stato un regalo meraviglioso e inaspettato, e ora sono davvero felice per la mia bambina. Tuttavia, il mio primo pensiero è andato a una mamma che non può provare la stessa gioia e a un piccolo che non è più con noi.” Queste le parole della madre della neonata all’Ansa. “Ho riscontrato – aggiunge la donna – una grande umanità e disponibilità. Tutti, dagli infermieri al professor Romagnoli, sono stati davvero straordinari.”

TorinoTrapianto