Un uomo di 52 anni si reca al pronto soccorso di Rivoli a Torino con un forte dolore al fianco e scopre di avere un tumore al rene del peso di 4 chili: operato e salvato. Dopo otto giorni di ricovero, è stato dimesso. “Ho avuto la fortuna di ricevere un trattamento caratterizzato da grande umanità e un’attenzione che ha superato le sole cure cliniche”, ha dichiarato.
Torino, scopre di avere un tumore in ospedale: operato e salvato
Alberto, un torinese di 52 anni, ha scoperto un raro tumore renale di 4 chili durante un’ecografia al pronto soccorso di Pinerolo, dopo aver avvertito un forte dolore al fianco e notato la presenza di sangue nelle urine. Trasferito all’ospedale di Rivoli, ha affrontato un intervento chirurgico complesso di nefrectomia radicale, che ha comportato l’asportazione del rene e del surrene.
L’intervento è stato realizzato da un team multidisciplinare coordinato da Salvatore Stancati, direttore dell’Urologia dell’Asl To3, Stefano Guercio, responsabile dell’Urologia di Pinerolo, e Mauro Garino, direttore della Chirurgia Generale dell’ospedale di Rivoli, situato alle porte di Torino. Hanno partecipato alla procedura anestesisti, infermieri e altri specialisti, sotto la supervisione del Dipartimento di Chirurgia, guidato da Andrea Muratore.
Il racconto
“Ho avuto la fortuna di essere accolto con grande umanità e di ricevere un’attenzione che ha superato le sole cure cliniche – racconta Alberto al Corriere della Sera. – Nei momenti difficili, sia durante la diagnosi che l’intervento, ho beneficiato di un’assistenza sanitaria di altissimo livello e non solo. Nonostante le circostanze, sapendo che sono un libero professionista, mi hanno permesso di lavorare durante tutto il periodo di ricovero. Questo è stato fondamentale”.
Dopo otto giorni di degenza post-operatoria, il paziente è stato dimesso nei tempi previsti e senza complicazioni. Attualmente, è seguito dalle cure multidisciplinari uro-oncologiche dell’Asl To3. La TAC total body effettuata tre mesi dopo l’intervento ha confermato che il male che lo affliggeva è stato sconfitto e che si trova in ottime condizioni fisiche.
“La diagnosi di tumore renale avviene spesso in modo casuale e, come nel caso attuale, può essere scoperta dopo un’ecografia effettuata per vari motivi”, spiega il dottor Salvatore Stancati. “Riconoscere una neoplasia in fase precoce offre numerosi vantaggi, tra cui la possibilità di adottare un approccio meno invasivo”. Federico Riboldi, assessore alla Sanità della Regione Piemonte, ha affermato: “La vicenda di Alberto evidenzia l’importanza della multidisciplinarietà e della condivisione delle competenze per affrontare interventi complessi. Desidero ringraziare tutti i professionisti che si dedicano quotidianamente a garantire un servizio sanitario pubblico di alta qualità”.