Cronaca

Toscana, via libera alla legge sul suicidio assistito: è la prima volta in Italia

Il fratello di Margherita Botto, Paolo con Marco Cappato dell'Associazione Luca Coscioni e Responsabile legale dell'associazione Soccorso Civile e Cinzia Fornero, iscritta a ´Soccorso Civileª si recano nella caserma dei carabinieri per autodenunciarsi per la morte volontaria di Margherita, che Ë spirata ieri mattina in Svizzera, a Milano, 29 novembre 2023. ANSA/Paolo Salmoirago

La Toscana è la prima Regione italiana ad approvare una legge sul suicidio medicalmente assistito, regolamentando procedure e requisiti per le richieste, grazie a una proposta di legge di iniziativa popolare sostenuta dall’Associazione Luca Coscioni.

Norma storica approvata dal Consiglio regionale, ma il governo potrebbe impugnarla

La Toscana è ufficialmente la prima Regione in Italia ad approvare una legge sul suicidio medicalmente assistito, fornendo una regolamentazione chiara sui tempi, le procedure e i requisiti per chi ne fa richiesta.

La norma deriva da una proposta di legge di iniziativa popolare, promossa dall’Associazione Luca Coscioni, che ha raccolto oltre 10mila firme. Il testo è stato approvato grazie ai 24 voti favorevoli della maggioranza regionale (Partito Democratico e Italia Viva), con l’appoggio di due consiglieri del Movimento 5 Stelle e un esponente del Gruppo Misto. Contrario il centrodestra, che ha chiesto al governo di intervenire per bloccare la misura.

Cosa prevede la legge sul suicidio assistito in Toscana?

Il testo stabilisce una procedura chiara e uniforme per tutti i pazienti, evitando disparità di trattamento. Ecco i principali punti della legge:

I pazienti possono inviare la richiesta alla propria ASL di riferimento. Una commissione medico-etica esaminerà il caso in 30 giorni e deciderà se il richiedente rientra nei criteri previsti dalla legge. Se la richiesta viene accettata, la commissione dovrà individuare un medico volontario e il farmaco da utilizzare entro 10 giorni. La procedura verrà effettuata entro una settimana dalla conclusione degli step precedenti.

L’intero iter si concluderà in massimo 37 giorni, e sarà completamente gratuito per il paziente. Un aspetto chiave è che i farmaci necessari non saranno a carico del Servizio Sanitario Nazionale, ma verranno finanziati con fondi extra-LEA (non inclusi nei Livelli Essenziali di Assistenza).

Giani: “Un messaggio per tutta Italia”

Il presidente della Regione Eugenio Giani ha commentato l’approvazione della legge con entusiasmo: “Sento che il messaggio che diamo è nazionale.” La proposta iniziale è stata modificata in Commissione Sanità per renderla costituzionalmente solida, respingendo le obiezioni avanzate dal centrodestra. Tuttavia, alcuni oppositori, come il consigliere Marco Stella (Forza Italia), hanno espresso preoccupazioni etiche e legali, temendo che la Toscana possa diventare meta di un “turismo della morte”.

Cosa succede ora: il ruolo del governo e della Corte Costituzionale

L’approvazione della legge potrebbe però essere solo il primo passo di un iter più complesso. Il governo nazionale ha infatti 60 giorni di tempo per decidere se impugnarla davanti alla Corte Costituzionale, nel caso ritenesse che la Toscana abbia oltrepassato i limiti delle competenze regionali.

Cosa dice la Corte Costituzionale?
La questione del suicidio assistito è stata affrontata più volte dalla Consulta, che ha già stabilito i criteri di accesso nella sentenza n. 242 del 2019. Nell’ultima pronuncia del 18 luglio 2024, la Corte ha confermato che la dipendenza da trattamenti di sostegno vitale è un requisito essenziale per accedere al suicidio assistito, pur ribadendo la necessità di una legge nazionale chiara.

Quali altre Regioni vogliono approvare una legge simile?
Veneto e Piemonte hanno già avanzato proposte simili, ma i testi sono ancora bloccati. La decisione della Toscana potrebbe quindi rappresentare un precedente importante, mettendo pressione sul Parlamento affinché intervenga con una legge nazionale sul fine vita.

Un punto di svolta per il dibattito sul fine vita

L’approvazione della legge toscana segna un passo storico per l’Italia, dove il tema del suicidio medicalmente assistito è da anni al centro del dibattito politico e giuridico. Tuttavia, il futuro della norma dipenderà dalle mosse del governo e da un eventuale pronunciamento della Corte Costituzionale.

Nel frattempo, la Toscana ha aperto la strada a un nuovo modello di gestione del fine vita, con un iter definito e tempi certi, offrendo una possibile base di riferimento per altre Regioni e per un’eventuale legge nazionale.

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