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Sgominato traffico di cocaina tra Catania e Salerno: sei arresti e sequestro di oltre 7 milioni di euro | I NOMI

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Il sequestro

Sgominato traffico di droga di tipo cocaina tra Catania e Salerno: sono stati eseguiti sei arresti e un decreto di sequestro preventivo di beni e denaro per oltre 7 milioni di euro. Ecco i nomi degli odierni indagati.

Traffico di droga tra Catania e Salerno: sei arresti

Sgominato un traffico di cocaina tra Catania e Salerno: sei arresti. Nell’ambito di complesse indagini coordinate dalla Procura Distrettuale della Repubblica, i Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, supportati da unità della Compagnia Pronto Impiego “Catania Baschi Verdi” e da unità cinofile, insieme al Nucleo PEF di Reggio Calabria e al Gruppo Locri, hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale locale. Sono state disposte misure cautelari personali nei confronti di sei individui, accusati di aver partecipato, in concorso tra loro e attraverso più azioni, a un’intensa attività di narcotraffico con importazioni dall’estero, aggravata dall’ingente quantità di sostanza coinvolta.

Sequestro di oltre 7 milioni di euro

In concomitanza, è stato attuato un decreto d’urgenza emesso dal Pubblico Ministero che ha ordinato il sequestro preventivo di denaro e beni in possesso degli indagati, per un valore totale di circa 7,7 milioni di euro. Le indagini, condotte da unità specializzate del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Catania – Gruppo Operativo Antidroga del G.I.C.O., hanno incluso attività tecniche, raccolta di dati e informazioni tramite banche dati del Corpo, oltre a servizi di osservazione e verifica. Queste indagini hanno riguardato un gruppo criminale impegnato nell’importazione via mare di ingenti quantitativi di cocaina dal Sudamerica e nella successiva esfiltrazione dal porto di Catania, avvalendosi di tecniche consolidate per occultare il narcotico e metodi collaudati per il suo recupero. Al termine delle indagini, sono emerse numerose evidenze che hanno consentito, per la prima volta, di chiarire in modo dettagliato le dinamiche criminali all’interno del porto di Catania.

Il clan Pillera-Puntina

In particolare, è stata identificata una persona con una condanna risalente al 2010 per narcotraffico, insieme a suo figlio, entrambi attivi nella zona come dipendenti della suddetta società. È stato inoltre accertato che il primo intratteneva rapporti con figure di rilievo del clan Pillera-Puntina, in particolare con un individuo già condannato per associazione mafiosa e per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, con sentenza del GIP di Catania del 2007.

Il carico di 215 kg di cocaina

Nonostante le numerose precauzioni adottate quotidianamente dagli indagati, le operazioni di intercettazione e i servizi di pedinamento e osservazione condotti dai finanzieri di Catania avrebbero permesso di accertare, mantenendo ferma la presunzione di innocenza fino a una condanna definitiva, la costante attività di padre e figlio nel campo del narcotraffico, nonché di identificare ulteriori complici e i loro rispettivi ruoli. A questo proposito, sarebbero state raccolte significative prove indiziarie riguardanti almeno tre episodi di importazione di ingenti quantità di cocaina, per un totale di oltre 215 kg, oltre a un’iniziativa, poi non realizzatasi, per introdurre un carico di droga di 300 kg.

Scoperti 60 kg di cocaina nel porto di Salerno

Il 7 febbraio 2023, la Guardia di Finanza di Salerno ha sequestrato 60 kg di cocaina all’interno di un container carico di frutta esotica proveniente dal Sud America. In questa operazione, oltre a SANFILIPPO Angelo, sono emersi gravi indizi di colpevolezza nei confronti di FICHERA Salvatore, originario di Catania, a cui la partita di droga era destinata. Le indagini hanno rivelato che, a seguito dell’arrivo errato del carico nel porto di Salerno invece che in quello di Catania, il duo aveva avviato una serie di contatti, con l’assistenza di Melino SANFILIPPO e del soggetto calabrese, per localizzare e recuperare il carico. Tuttavia, tali tentativi non hanno avuto successo a causa del sequestro effettuato dalla Guardia di Finanza di Salerno.

Droga celata tra la frutta

Il sistema, particolarmente ben organizzato, si sarebbe contraddistinto per l’introduzione del narcotico nel porto, occultandolo in doppi fondi all’interno di container utilizzati per l’importazione di frutta dal Sudamerica. Una volta arrivato in porto e scaricato sulla banchina, il container sarebbe stato successivamente trasportato alla sede/deposito della società che gestisce i servizi portuali, situata nella zona industriale di Catania. Qui sarebbero state effettuate le operazioni necessarie per estrarre il narcotico, che sarebbe stato poi consegnato ai destinatari, previo pagamento di una commissione del 30/40% sulla quantità importata per il servizio fornito.

I nomi delle persone arrestate

In base a quanto emerso dalle indagini condotte dal Nucleo PEF di Catania, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania, su richiesta della Procura locale, ha ritenuto che ci fosse un grave quadro indiziario a carico degli indagati, ordinando così la custodia cautelare in carcere per sei di essi. Contestualmente, le forze di polizia hanno eseguito un decreto d’urgenza emesso dal Pubblico Ministero, che disponeva il sequestro preventivo, anche per equivalente, di denaro e, in subordine, di beni mobili e immobili di proprietà o nella disponibilità dei principali indagati, fino a un importo di 7,7 milioni di euro, corrispondente ai profitti derivanti dal traffico di sostanze stupefacenti.

Le misure cautelari in carcere:

1) CURCIARELLO Giuseppe, nato a Locri (RC) il 30 luglio 1967;
2) DI MAURO Angelo, soprannominato “detto”, nato a Catania il 30 marzo 1980;
3) FICHERA Salvatore, conosciuto come “Salvuccù”, nato a Catania il 4 maggio 1986;
4) SANFILIPPO Angelo, nato a Catania il 14 febbraio 1966;
5) SANFILIPPO Melino, nato a Catania il 20 luglio 1990;
6) VASTA Antonino, soprannominato “Nino”, nato a Catania il 3 luglio 1984.

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