Traffico internazionale di farmaci antitumorali in Italia: arresti e sequestri nelle province di Cremona, Lodi, Milano, Piacenza, Bologna, Napoli e Salerno.
Sequestri e arresti sono il frutto dell’operazione Dawaa
Un vero e proprio traffico internazionale di farmaci antitumorali in tutta Italia contornato anche dai reati di furto e ricettazione: questo è quanto emerso alla fine dell’operazione “Dawaa” che ha portato la Procura di Cremona e i carabinieri ad arrestare diverse persone coinvolte in tante città.
Sono state 18 le persone finite in manette, senza dimenticare 345 decreti di perquisizioni e 4 milioni di farmaci sottoposti a sequestro. Il tutto è avvenuto nelle province di Cremona, Lodi, Milano, Piacenza, Bologna, Napoli e Salerno.
Una parte del sodalizio criminale si occupava di trafugare i medicinali dalle farmacie delle aziende sanitarie territoriali e ospedaliere pubbliche, nonché dalle logistiche farmaceutiche, consegnandoli al primo livello di ricettatori, tutti di origine campana che, a loro volta, li cedevano ad un ulteriore livello di gestione, a capo dell’intera organizzazione, ruolo svolto da due cittadini egiziani che si occupavano, grazie alla collaborazione di fiancheggiatori e corrieri, alle fasi di esportazione dei farmaci in Francia, Germania e soprattutto in Nord Africa e Medio Oriente, in particolare Egitto, Siria e Arabia Saudita.
I medicinali, esportati in spedizioni aeree tramite corrieri o passeggeri in partenza dall’aeroporto di Milano Malpensa, giunti a destinazione venivano presi in custodia dai complici che si occupavano della logistica di trasporto e collocazione presso magazzini locali o di recapito a privati come medici e pazienti facoltosi.