Che fine ha fatto Francesco Schettino? Sono passati dieci anni dalla tragedia del naufragio della nave Costa Concordia, condotta proprio dal comandante di origini partenopee. Francesco Schettino, è un ex capitano di mare italiano che comandò la nave da crociera Costa Concordia quando colpì una roccia sottomarina e si rovesciò con la morte di 32 passeggeri e l’equipaggio al largo Isola italiana del Giglio il 13 gennaio 2012.
Tragedia Costa Concordia, che fine ha fatto Francesco Schettino
Nato il 14 novembre 1960 da una famiglia marinara di Meta, in Campania, Schettino ha frequentato l’istituto nautico a Piano di Sorrento. Nel 2002, all’età di 41 anni, è stato assunto da Costa Crociere, diventando primo ufficiale. È stato promosso a capitano nel 2006
La storia di Francesco Schettino: chi è, studi, carriera
Francesco Schettino nasce a Castellammare di Stabia il 14 novembre del 1960 da una famiglia di navigatori di Meta (città metropolitana di Napoli) Francesco Schettino frequenta il Nautico di Piano di Sorrento e in seguito muove i primi passi in questo settore, lavorando per la compagnia di traghetti Tirrenia.
Naufragio della Costa Concordia
Il naufragio della Costa Concordia avvenne il 13 gennaio 2012, quando l’omonima nave da crociera impattò contro il gruppo di scogli noti come le Scole, nei pressi dell’Isola del Giglio, in Italia, alle ore 21:45:07.
La nave era di proprietà della compagnia di navigazione Costa Crociere, del gruppo Carnival Corporation & plc, ed era comandata da Francesco Schettino.
Uno dei più gravi naufragi della storia italiana
Salpata dal porto di Civitavecchia in direzione di Savona per l’ultima tappa della crociera «Profumo d’agrumi», nelle acque dell’Isola del Giglio urtò uno scoglio riportando l’apertura di una falla lunga circa 70 metri sul lato di sinistra della carena; l‘impatto ha provocato la brusca interruzione della navigazione, un forte sbandamento e il conseguente incaglio sullo scalino roccioso del basso fondale prospiciente Punta Gabbianara, a nord di Giglio Porto, seguito dalla parziale sommersione della nave.
Il naufragio ha causato 32 morti tra i passeggeri e l’equipaggio e, nel successivo processo, il comandante Schettino è stato condannato a 16 anni di reclusione; è stato anche il naufragio che ha interessato la nave passeggeri di maggior tonnellaggio nella storia.
Dinamica del sinistro
L’incidente che causa il naufragio della Costa Concordia si verifica nei pressi dell’Isola del Giglio (Grosseto, Toscana) dove la nave impattato contro uno scoglio. In conseguenza dell’urto, si apre una falla di circa 70 metri sulla parte sinistra dell’imbarcazione. La crociera si interrompe bruscamente, la nave subisce un forte sbandamento, per poi arenarsi su uno scalino roccioso a nord di Giglio Porto.
Per la precisione, l’imbarcazione urta contro uno degli scogli piccoli delle Scole, ma non è lontana dalla costa: secondo i rilievi effettuati, si trova a circa otto metri di profondità e la riva è lontana soltanto 96 metri. Inoltre, dopo l’impatto, la nave ha rallentato bruscamente la velocità e l’andatura. L’incidente si verifica alle ore 21.42 del 13 gennaio 2012.
L’inchiesta giudiziaria
A seguito dell’incidente della Costa Concordia, il comandante Francesco Schettino viene arrestato con l’accusa di naufragio, omicidio colposo plurimo e abbandono di nave in pericolo. L’inchiesta giudiziaria nei suoi confronti rivela aspetti inediti della vicenda: sembra che il comandante, al momento dell’incidente, fosse in compagnia di una ballerina moldava che faceva parte dell’equipaggio. I due hanno ammesso di aver avuto una relazione.
Le ragioni dell’incidente sono ancora tutte da chiarire: l’ipotesi più accreditata è che sia stata una imperdonabile leggerezza, un errore umano del comandante che ha voluto far fare un “inchino” alla nave. Un gesto che è costata la vita a trentadue persone e che ha reso la vicenda della Costa Concordia famosa in tutto il mondo.
Condanna e vita in carcere
Alla fine del mese di maggio 2016 Francesco Schettino viene condannato in appello: la sentenza conferma i 16 anni di reclusione. Il 12 maggio dell’anno successivo, il 2017, anche il terzo livello di giudizio, quello della Cassazione, conferma la condanna.
All’interno delle mura carcerarie, Francesco Schettino avrebbe sempre avuto una condotta irreprensibile. Secondo alcune indiscrezioni, sarebbe solito leggere libri e trascorrere del tempo a meditare.
Vita privata
La moglie di Francesco Schettino si chiama Fabiola Russo, e sappiamo che ha una figlia. Il nome di quest’ultima è Rossella, e nel febbraio 2018 si era scagliata su Facebook contro la gogna mediatica scatenata intorno al padre.
Non si hanno molte altre informazioni sulla vita privata di Francesco Schettino, e il ritratto emerso riguarda fondamentalmente i contorni della sua attività e quelli legati alla tragedia della Costa Concordia.