Cronaca

Tragedia Mestre, le famiglie dei morti rischiano di perdere il risarcimento

Rischiano di perdere il risarcimento le famiglie dei 21 morti nella tragedia di Mestre. I periti delle assicurazioni sono al lavoro, ma le famiglie delle 21 vittime e dei 15 feriti potrebbero vedersi non riconoscere nemmeno un euro. Tutto per via di una clausola presente in tutte le polizze che le assicurazioni potrebbero usare per essere esonerate dall’indennizzo. Si tratta della clausola del “caso fortuito”.

Tragedia Mestre, le famiglie dei morti rischiano di perdere il risarcimento

Come riportato dal Corriere della Sera, tutto ruota intorno alla morte dell’autista dell’autobus, Alberto Rizzotto. Se dovesse essere confermato il decesso per malore del 40enne, si configurerebbe il “caso fortuito” previsto dall’articolo 251 del codice civile che recita “ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito“.

L’articolo 1691, invece, prende in considerazione i trasporti e recita: “Il vettore risponde dei sinistri che colpiscono la persona del viaggiatore durante il viaggio (…) se non prova di avere adottato tutte le misure idonee a evitare il danno. Quindi la ditta trasporti, se ha seguito tutte le norme di legge sulla sicurezza, è esentato dai risarcimenti“.

Cos’è un caso fortuito e il dubbio sul malore

A questo punto va stabilito che cosa è un caso fortuito. Caso fortuito è un evento imprevedibile ed eccezionale che si inserisce d’improvviso nell’azione del soggetto. E quindi il malore dell’autista potrebbe essere così considerato. Ecco perché i risultati dell’autopsia effettuata su Alberto Rizzotto potrebbero essere fondamentali per capire quello che accadrà.

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