Delicato intervento di trapianto di fegato negli Stati Uniti. Una storia toccante quella che vede come protagonista Sarah Harris, infermiera del reparto di pediatria del Medical Center di St. Luke a Meridian, in Idaho.
Ha incontrato il piccolo Cole Carter quando aveva solo due mesi di vita e già necessitava di un trapianto di fegato, dal momento che gli era stata diagnosticata una atresia biliare, una malattia rara, ma comune nei neonati, in cui i dotti biliari sono bloccati. In sintesi, la bile non è in grado di fluire nell’intestino, quindi si accumula nel fegato e provoca danni.
Trapianto di fegato negli Stati Uniti: la storia
Sarah Harris si è sottoposta ad una operazione durata più di 14 ore per donare parte del suo fegato al giovanissimo paziente che lottava tra la vita e la morte.
“Qualcuno l’avrebbe pur dovuto fare. Ho fatto tutte le analisi del caso e sono risultata compatibile. Meritava di vivere e l’ho fatto. Vedendo la preoccupazione sul volto della madre rispetto al fatto che non sapevano se sarebbero stati in grado di trovare un donatore, ho pensato che avrei potuto farlo io. Dovevo dargli una possibilità”.
Il ringraziamento del padre
“Abbiamo pensato che fosse una matta – ha detto il papà di Cole -. Non l’avevamo mai vista, ma lei aveva curato nostro figlio e se ne era innamorata al punto tale da voler donare una parte del suo corpo per farlo sopravvivere”.