Cronaca

Barcellona, eseguito il primo trapianto di polmone interamente robotizzato

L’ospedale universitario Vall d’Hebrona Barcellona, ha raggiunto un doppio traguardo nel campo dei trapianti di polmone. Per la prima volta è stato trapiantato un polmone con una tecnica minimamente invasiva che consiste nell’uso della chirurgia robotica e, inoltre, è stato creato un nuovo accesso attraverso il quale rimuovere i polmoni malati e introdurre i nuovi polmoni. 

Nello specifico, la nuova via d’accesso è stata ricavata dalla parte inferiore dello sterno, attraverso un’incisione di otto centimetri, appena sopra il diaframma. Per la prima volta, quindi, non è stato necessario praticare un’ampia apertura separando le costole e aprendo il torace, che finora era l’unica opzione disponibile. L’intervento pionieristico, riferisce l’ospedale in una nota, è stato eseguito su un uomo di 65 anni che necessitava di un trapianto di polmone a causa di una fibrosi polmonare ed è stato realizzato grazie all’intervento multidisciplinare dei professionisti del Servizio di chirurgia toracica e trapianto di polmone

Barcellona, La procedura pionieristica dell’ospedale Vall d’Hebron

Il trapianto di polmone consiste nella sostituzione di uno o due polmoni malati con altri sani. In generale, questo avviene quando c’è una malattia che comporta un’insufficienza respiratoria cronica grave e progressiva. I trapianti di polmone sono iniziati nel 1981 in California. In Catalogna, questo tipo di intervento viene effettuato esclusivamente presso l’Ospedale Universitario Vall d’Hebron sia per i bambini che per gli adulti.

“Questa nuova tecnica chirurgica ci permette di tagliare solo una piccola sezione di pelle, grasso e muscolo, una ferita che guarisce facilmente, è molto più sicura e in questo primo paziente non ha prodotto praticamente alcun dolore. Si tratta di una pietra miliare storica che crediamo migliorerà la vita di migliaia di pazienti” spiega il dottor Albert Jauregui, responsabile del Servizio di chirurgia toracica e trapianto polmonare dell’Ospedale universitario Vall d’Hebron. 

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