Il custode di uno zoo in Thailandia si traveste da struzzo e deve cercare di scappare. È la strana esercitazione messa in atto da uno zoo per la gestione degli animali selvatici.
Si traveste da struzzo e scappa dallo zoo
L’uomo ha simulato la fuga di uno di questi possenti uccelli all’interno del giardino zoologico, cercando in tutti i modi di evitare le scrupolose tattiche di cattura e le strategie di accerchiamento predisposte da colleghi e veterinari. Alla fine, come mostrano le esilaranti immagini condivise su Facebook dallo Zoo di Chiang Mai, lo “struzzo” è stato intrappolato con un gigantesco retino da pesca e ricondotto nell’“African Animal Show Ring”, il recinto in cui sono imprigionati questi animali.
Le esercitazioni
Per quanto assurde e genuinamente comiche, queste esercitazioni non sono una novità all’interno degli zoo. In queste strutture, del resto, la fuga degli animali è un pericolo di sicurezza da non sottovalutare: oltre a essere piuttosto complesso da gestire, infatti, non permette un efficace addestramento dello staff. Liberare i veri animali – soprattutto quelli potenzialmente pericolosi – tra i visitatori è naturalmente impraticabile, per questo è necessario industriarsi con fantasiose soluzioni alternative.
Travestire una persona da animale in fuga è dunque quanto di meglio si possa avere per verificare il comportamento degli addetti e pianificare la gestione di una possibile emergenza. Nel 2019, ad esempio, nel Tobe Zoological Park di Ehime, in Giappone, due custodi si travestirono da leone e da orso polare per questa specifica ragione. Il video del “leone” che si aggira disorientato nel parco nipponico per poi essere catturato è probabilmente la cosa più divertente che vedrete quest’oggi: eccolo qui di seguito.
A rendere esilaranti queste esercitazioni sono proprio i costumi. Spesso gli addetti alla fuga vengono equipaggiati con anonime t-shirt colorate, ma negli zoo dove non manca il senso dell’umorismo vengono messi a punto veri e propri costumi a tema animalesco. Quello dell’uomo-struzzo tailandese è particolarmente riuscito, non solo per il gigantesco cappello utilizzato per mimare il collo e la testa dell’uccello, ma anche per la faccia dipinta di bianco, l’ingombrante busto di gommapiuma e altri dettagli del piumaggio. Purtroppo la sua fuga è durata ben poco.