In 100mila bloccati nelle stazioni da tre incendi dolosi sulla linea dell’alta velocità. L’Italia che ieri si stava muovendo per andare a lavorare o in ferie si è fermata alle 4.50 del mattino: a Rovezzano, nei pressi di Firenze, c’è stato un sabotaggio alla linea dell’alta velocità. Il sistema è saltato. Sono stati colpiti non quelli elettrici, ma quelli dei dati, dai quali dipende la sicurezza del traffico ferroviario.
Sabotaggio ai treni, tre incendi dolosi
La procura di Firenze ha aperto un fascicolo per attentato alla sicurezza dei trasporti, si segue la pista di un’azione degli anarchici alla luce di una sorta di rivendicazione apparsa su un sito, ma anche per la coincidenza temporale con l’attesa della sentenza di un processo in corso a Firenze (28 imputati per un ordigno di fronte alla sede di CasaPound). Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che è andato a Rovezzano, ha anche parlato di «verifiche su eventuali collegamenti con i NoTav che negli ultimi giorni hanno aggredito le forze dell’ordine».
I disagi
Tra Milano, Bologna, Firenze, Roma e Napoli i treni si sono fermati: 42 dell’alta velocità (Frecce e Italo) cancellati, 39 i regionali in Toscana. Alcuni convogli si sono dovuti fermare lungo il percorso. I treni hanno accumulato ritardi di 3 ore, con punte di 4. Le più importanti stazioni italiane sono divenute gironi danteschi, affollate all’inverosimile, con accampamenti di viaggiatori stesi per terra in attesa di un treno. C’erano code con 300-400 persone in attesa al punto informazione di Trenitalia e Italo.
In totale, si stima che tra cancellazioni e ritardi circa 100mila passeggeri siano stati coinvolti. Italia spezzata in due, si dice sempre in questi casi, ma i sabotatori proprio questo volevano, agendo nel centro del Paese. «Devo andare a Bologna a tutti i costi – spiegava una signora disperata al mattino a Termini – per un intervento chirurgico». A Firenze è intervenuta anche la protezione civile, che ha distribuito migliaia di bottigliette d’acqua. Trenitalia ha ridistribuito i passeggeri su altri convogli ove era possibile, ha garantito il rimborso totale del biglietto a chi ha rinunciato al viaggio e a chhi ha sopportato ritardi superiori ai 180 minuti.
toccherà al trasporto aereo, per quattro ore.