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Il Trentino si ribella al Dpcm: ristoranti aperti fino alle 22 e didattica in presenza per le scuole

Dopo la provincia autonomia di Bolzano, anche quella di Trento sta lavorando ad alcune norme anti-contagio diverse da quelle introdotte dall’ultimo Dpcm varato dal Governo. Lo ha annunciato il presidente, Maurizio Fugatti, spiegando che dal momento che la situazione in Trentino sembrerebbe ancora “moderatamente sotto controllo“.

Trentino Alto Adige contro il nuovo Dpcm

Le norme provinciali confermano la chiusura di palestre, piscine, teatri, cinema e sale giochi, ma Fugatti si è opposto alla didattica a distanza e ha detto che le lezioni continueranno ad essere in presenza e ha posticipato l’orario di chiusura dei locali.

Lo scorso 26 ottobre Fugatti ha firmato un’ordinanza che permette ai bar e ristoranti di restare aperti fino alle 20 i primi e alle 22 i secondi, e alle scuole di proseguire senza limitazioni con la didattica in presenza.

L’ordinanza

Nell’ordinanza, inoltre, si vietano gli incontri nei luoghi pubblici per oltre sei persone (a meno che non si tratti di conviventi). In occasione delle celebrazioni liturgiche dell’1 e del 2 novembre, tuttavia, si consente l’incontro di più di 6 persone presso i cimiteri sempre nel rispetto delle norme di sicurezza.

Vengono sospese per la domenica le attività di commercio al dettaglio “eccetto farmacie, parafarmacie, edicole e tabaccherie“. Inoltre si sta preparando un protocollo che consente l’apertura degli impianti sciistici, chiusi dall’ultimo Dpcm. Infine si raccomanda agli over 70, quale categoria più vulnerabile, di limitare tutti i contatti sociali.


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