Due uomini trentini, un 60enne e un 56enne, sono stati arrestati in Val di Sole per estorsione mafiosa. Dopo aver recapitato la testa di una pecora a un imprenditore ortofrutticolo, accompagnata da minacce contro suo figlio.
Minacce mafiose ad un imprenditore: arrestati due uomini in Val di Sole
Nella notte tra il 15 e il 16 giugno, una famiglia di imprenditori ortofrutticoli della Val di Sole, in Trentino, ha ricevuto un macabro pacco contenente la testa insanguinata di una pecora. Accompagnato da un biglietto minaccioso con scritto: “Questo te lo manda la famiglia che non scorda l’infamata. La prossima volta manderemo la testa di tuo figlio”. Il gesto è risultato essere parte di un tentativo di estorsione da 150.000 euro legato al legittimo passaggio di proprietà di un maso.
Le indagini, condotte dai carabinieri di Trento e Cles e coordinate dalla Procura di Trento, hanno portato all’arresto di due trentini. Un 60enne pluripregiudicato della Val di Sole e un 56enne della Val di Non. I due sono accusati di tentata estorsione con metodo mafioso, porto abusivo di armi, e sono sospettati di aver appiccato l’incendio che ha distrutto il Bicigrill di Pellizzano il 6 giugno scorso.
Le intercettazioni hanno rivelato che i due erano pronti a resistere all’arresto con le armi e pianificavano una fuga all’estero. Grazie all’uso di tecnologie avanzate e al lavoro degli investigatori, i carabinieri sono riusciti a identificarli e a eseguire il fermo, portando i due in carcere a Trento.