Tragedia sfiorata a Treviso, un uomo dopo aver raccolto dei funghi li ha portati all’Asl, che ha dichiarato che erano tra i più velenosi.
Treviso, raccoglie funghi e li porta all’Asl
L’uomo aveva colto molti funghi, riuscendo a riempire così un cestino intero con il suo bottino. Tuttavia, si è scoperto che molti di quei funghi fossero estremamente velenosi, tanto da rappresentare una minaccia letale per un’intera famiglia, se avessero avuto l’infelice destino di essere consumati. Fortunatamente, il raccoglitore di funghi ha agito saggiamente: prima di rischiare qualsiasi ingestione, aveva deciso di portare il suo prezioso carico al centro dell’Unità Sanitaria Locale (Usl) per una verifica accurata.
La vicenda è stata diramata dall’Ulss 2 veneto, l’ente sanitario regionale, a cui il cercatore si è rivolto in cerca di conferma riguardo ai suoi dubbi. Con prudenza, aveva consegnato il cestino al punto di riferimento dell’Ispettorato Micologico a Treviso, seguendo l’approccio raccomandato. Gli ispettori, dopo attenti controlli, avevano scoperto che la quantità di funghi presenti nel cestino avrebbe potuto causare la morte di un’intera famiglia se fossero stati ingeriti.
Gli esemplari raccolti
Nello specifico, l’ignaro individuo aveva raccolto ben cinque esemplari di un fungo di notevole diffusione nell’Italia settentrionale, ma che si dimostrava particolarmente mortale e pericoloso. Il Cortinarius speciosissimus, infatti, è associato alla sindrome orellanica, una condizione con un’insidiosa latenza, i cui sintomi possono manifestarsi anche oltre i 14 giorni dal consumo iniziale. Questa sindrome può causare danni irreversibili ai reni, rappresentando una minaccia significativa per la salute umana.
“Quanto accaduto conferma quanto sia importante, se non indispensabile, far controllare tutti i funghi trovati prima del consumo, anche se si ritiene di essere un esperto raccoglitore” sottolineano dall’azienda sanitaria trevigiana, ricordando che “i controlli sulla commestibilità dei funghi freschi raccolti dai cittadini sono gratuiti e vengono effettuati da dodici esperti micologi del Dipartimento di Prevenzione in tutti e tre i Distretti dell’Ulss 2”.