Una 17enne e 19enne sono accusate di tentato omicidio. Nella colluttazione coinvolti circa 15 tra ragazzi e ragazze. Il ragazzo, che ha rischiato di morire dissanguato mentre giaceva sull’asfalto di un parcheggio in via Castelmenardo, è attualmente ricoverato in gravi condizioni
Treviso, 22enne ferito in una rissa, indagate due giovanissime, forse sotto l’effetto della ketamina
Due giovani ragazze, di 17 e 19 anni, sono state indagate dalla Procura di Treviso con l’accusa di tentato omicidio dopo un’aggressione avvenuta ieri sera nel centro di Treviso, durante la quale un ragazzo di 22 anni è rimasto gravemente ferito al collo, all’altezza della giugulare, da un coccio di bottiglia. La notizia è stata confermata oggi dal sindaco di Treviso, Mario Conte. Inizialmente si pensava che le indagate fossero tre, ma una delle ragazze, una 17enne, dopo le prime indagini è risultata estranea al ferimento del giovane ed è stata identificata come testimone dell’accaduto. Le sue dichiarazioni potrebbero giocare un ruolo fondamentale nella ricostruzione dei fatti.
Il ragazzo, che ha rischiato di morire dissanguato mentre giaceva sull’asfalto di un parcheggio in via Castelmenardo, è attualmente ricoverato in gravi condizioni in terapia intensiva all’ospedale di Treviso. Si dice che fosse noto nell’ambiente dello spaccio di droga. La rissa, che ha coinvolto almeno 15 persone, tra ragazzi e ragazze, è scoppiata poco prima delle 20 nel centro della città. Tra i partecipanti ci sono anche le tre ragazze ritenute responsabili dell’incidente violento. Sembrerebbe che tutti i coinvolti nella colluttazione fossero sotto gli effetti della ketamina, una partita della quale sarebbe arrivata da poco, tramite un corriere giunto in treno a Treviso.
Benché riconsegnate ai familiari dalla polizia, alcune di loro si sarebbero rifiutate di rientrare nella casa dei genitori. “Il filo conduttore – ha evidenziato il sindaco Conte – pare essere abbastanza chiaro ed è legato al mondo della droga, sia assunta, sia ceduta. Credo che da questo punto di vista serva aprire una riflessione comune importante sugli effetti degli stupefacenti”.