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Scippata tra gli scaffali del supermercato, insegue il ladro ma viene bloccata alla cassa

Viene scippata tra gli scaffali di un supermercato e la povera anziana tenta di inseguire il ladro per poi essere bloccata alla cassa: “Deve pagare i cetrioli”, si è sentita dire dal dipendente di uno dei discount di viale della Repubblica a Treviso. Vittima dell’episodio avvenuto sabato 21 ottobre, una pensionata Elen Naletto.

Treviso, scippata al supermercato: insegue il ladro ma viene bloccata alla cassa

Era circa mezzogiorno e la donna era appena entrata nel market intenta a fare la spesa. Un secondo di distrazione e il ladro, mentre lei prendeva i sacchetti della verdura, si è avventato sulla borsetta lasciata sul carrello con all’interno chiavi, telefonino, soldi e documenti.

“In quel momento mi sono rivolta a un dipendente con tanto di cartellino identificativo e lo informo che mi hanno appena rubato la borsa – racconta la signora Elena Naletto -. Forse sarà stato sordo, perchè mi ignora. Il mio pensiero però era recuperare borsa e denaro, così mi sono mossa col carrello e i due cetrioli verso l’uscita”. In quel momento però, invece di aiutarla, un commesso la blocca perché ‘doveva pagare le verdure’. “Così facendo, se avevo una minima possibilità di vedere chi aveva la mia borsa, è evaporata. Mi sarei aspettata un aiuto diverso, magari chiamando il 112 o il 113, poteva accompagnarmi all’uscita e con la descrizione della borsa avere anche un occhio in più per individuare il mariuolo tra i clienti”.

La rabbia

“A 82 anni mi sono incamminata fino in vale Luzzatti, trovando lì un vicino di casa che ha telefonato a mio figlio, accompagnandomi da lui con la sua auto. Mi sovviene una domanda: due cetrioli valgono di più di un’anziana, di qualsiasi persona che in una situazione simile auspica in un minimo di aiuto, specie dal personale di una società di così alto nome?.

Oltre al danno anche la beffa: eh si perché nessuno dei dipendenti o clienti si è preoccupato di chiedere se le servisse aiuto o se avesse bisogno di chiamare qualcuno e, non avendo più con sé il telefono e le chiavi della macchina, è dovuta ritornare a casa a piedi.

“È allucinante il comportamento del dipendente e di tutto il discount che non ha prestato un minimo aiuto ad una 82enne, senza chiederle se avesse bisogno d’aiuto: senza cellulare e senza chiavi dell’auto l’hanno costretta a fare 5 chilometri a piedi fino a casa – commenta il figlio della signora Elena-. Si è sentita mortificata quando l’hanno fermata con i due cetrioli nel carrello e non ha avuto il coraggio di chiedere se poteva usare il loro telefono per chiamarmi. Nel frattempo il ladro è sparito. Se invece di fermarla l’avessero aiutata il ladro sarebbe potuto essere individuato”.

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