Clonano la voce della figlia grazie all’intelligenza artificiale per truffare una anziana: i carabinieri hanno denunciato due persone, un 55enne campano e una 93enne di Zero Branco. La vittima aveva consegnato loro 30mila euro.
Treviso, clonano la voce della figlia per truffare anziana
Ha consegnato 30mila euro a un estraneo, convinta di aiutare sua figlia. Luciana Gaiotto, un’84enne di Treviso, è stata vittima di una truffa orchestrata da una banda di malviventi che ha simulato un incidente per ingannarla. Al telefono, ha udito la voce della figlia, in lacrime, che le diceva: “Mamma, mamma, mio marito ha avuto un incidente”. Senza esitazione, ha trasferito la somma richiesta.
Clonazione vocale
Secondo quanto riportato dal “Corriere del Veneto”, la voce della figlia sarebbe stata creata attraverso la clonazione vocale. Questa operazione può essere effettuata utilizzando semplici applicazioni disponibili sul mercato, in grado di riprodurre con precisione il tono e il timbro di qualsiasi persona. Questo metodo è già in uso da tempo negli Stati Uniti e nei Paesi del Nord Europa, dove video e audio pubblicati sui social vengono sfruttati per imitare voci e orchestrare truffe, simulando incidenti per estorcere denaro alle vittime.
Le truffe tecnologiche
Grazie alle app già presenti sul mercato, è sufficiente un breve scambio di parole per creare situazioni potenzialmente allarmanti, utilizzate per orchestrare truffe che mirano principalmente a persone anziane. Una ricerca condotta dalla britannica Starling Bank ha rivelato che un truffato su tre è stato ingannato tramite l’uso di programmi di Intelligenza Artificiale.
Anziani nel mirino
“Una struttura è incaricata di effettuare le telefonate e selezionare le vittime”, spiega il comandante del Reparto operativo dei carabinieri di Treviso, Stefano Mazzanti. “Successivamente, ci sono coloro che si occupano della raccolta della cosiddetta ‘cauzione’, recandosi a casa degli anziani per raggirarli”.
A Treviso denunciato un 55enne campano
Il caso di Treviso ha portato alla denuncia di un 55enne originario della Campania, già responsabile di aver truffato una 93enne di Zero Branco. Grazie alle telecamere di videosorveglianza della zona, i carabinieri sono riusciti a risalire all’auto a noleggio utilizzata dall’uomo e all’alloggio impiegato come base per i suoi colpi, dove sono stati sequestrati gioielli e 40mila euro in contante. L’anziana di Treviso si è accorta di essere stata truffata in tempi brevi, quando è riuscita a contattare l’altra figlia: anche lei, secondo i truffatori, doveva trovarsi in ospedale. Una menzogna evidente.