In provincia di Treviso un uomo si è fratturato il pene a causa di un “rapporto troppo focoso”. La storia raccontata dal Corriere del Veneto riguarda un 30enne trevigiano, già dimesso e in forma. L’uomo ha dovuto sottoporsi a una delicata operazione resasi necessaria dopo un rapporto “dai tratti piuttosto focosi”.
Un uomo si è fratturato il pene per un rapporto “troppo focoso”
Nell’articolo del Corriere del Veneto si parla del “Texas Trauma”. Lo chiamano così ” per l’elevata incidenza di casi che si verifica in quello stato americano, ma la Marca non è da meno”. Il giovane, residente nel distretto di Asolo (Castelfranco e Montebelluna), è stato portato in emergenza al Ca’ Foncello, dove è stato operato dall’équipe di Urologia, diretta dal dottor Mario Mangano.
Parla l’esperto
Il primario ha spiegato: “Già da un trentennio la casistica dell’urologia trevigiana appare piuttosto elevata, sfiorando la numerosità delle aree sud-occidentali degli Stati Uniti, e in passato nel corso di congressi nazionali urologici si parlò del caso della Marca Trevigiana ‘felice e passionale’. Un record di cui pochi erano a conoscenza”.
Ad ogni modo, come spiegato dal dottor Mangano, non è del tutto corretto parlare di frattura: “Consiste nella lacerazione più o meno estesa della capsula che avvolge i corpi cavernosi, che costituiscono lo scheletro del pene. Questo trauma chiuso può verificarsi esclusivamente in erezione quando la suddetta capsula è sotto tensione e assottigliata per effetto dell’aumento di volume e di rigidità dei corpi cavernosi: in sostanza la frattura di uno o, più raramente, di ambedue i corpi cavernosi è sempre dovuta ad un violento e brusco piegamento del pene eretto”.