Cronaca

In Puglia è allarme trichinosi: cos’è e cosa sta succedendo a Foggia

Cos’è la trichinosi che si sta diffondendo in Puglia? In provincia di Foggia sono almeno cinque i casi accertati di trichinosi, con le autorità che hanno avviato una verifica dei prodotti potenzialmente infestati. Della vicenda si occupa il Servizio Veterinario di Igiene degli Alimenti di Origine Animale dell’ASL Foggia.

Allarme trichinosi in Puglia: cos’è e cosa succede a Foggia

La trichinellosi è una zoonosi causata dall’ingestione di carne cruda o poco cotta derivante da suini, cinghiali ed equini e contenente larve di nematodi del genere Trichinella. Carne cruda, ma non solo: l’infezione da trichinella si manifesta anche quando le carni sono consumate “al sangue” oppure in forma di salsicce di cacciagione.

La trasmissione all’uomo avviene esclusivamente per via alimentare, attraverso il consumo di carne cruda o poco cotta contenente le larve del parassita. In Italia, il veicolo di trasmissione è la carne suina (maiale o cinghiale), equina e più raramente di carnivori selvatici (volpe).

I casi in Puglia sono stati riscontrati a San Marco in Lamis dove il Servizio veterinario di igiene degli alimenti di origine animale dell’Asl Foggia ha avviato una capillare attività di controllo e verifica dei prodotti alimentari. Tra gli infetti, ci sarebbe anche un ricoverato in ospedale.

I sintomi della trichinosi

Tra i principali della trichinosi troviamo diarrea, dolori muscolari, sindrome simil-reumatica, debolezza, edemi alle palpebre, fotofobia e febbre. Come spiega l’Asl Foggia, il periodo di incubazione nell’uomo generalmente è tra gli 8 ed i 15 giorni, ma può variare tra i 5 e i 45 giorni, a seconda della quantità di parassiti ingeriti. Inoltre, il parassita può resistere al congelamento per un mese, anche a -15 gradi, ma viene inattivato nel momento in cui la temperatura di cottura nel cuore delle carni raggiunge i 70 C° per almeno 4 minuti. Nel caso di salumi e salsicce, essiccatura, salatura e affumicamento non assicurano la morte dei parassiti.

Paolo Siotto

Giornalista pubblicista dal 2015, collabora per l'Occhio da giugno 2019 dopo diverse esperienze con testate locali tra cui il quotidiano Metropolis. Redattore per Fantacalcio e Calciomercato.it, nel tempo libero ama dedicarsi alla buona musica.

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