NOCERA INFERIORE. Raffaele Trapani, presidente della Paganese Calcio e il fratello Antonino, entrambi agli arresti domiciliari per un’inchiesta avviata dalla Procura di Nocera Inferiore su una truffa all’Inps saranno ascoltati lunedì, presso il Tribunale di Nocera Inferiore. L’interrogatorio è fissato per le 9.30, e i due fratelli dovranno rispondere alle domande del gip Alfonso Scermino. Secondo l’accusa formulata dal pm Roberto Lenza, il presidente della Paganese Calcio e suo fratello, avrebbero dato vita a società fittizie nei settori dell’artigianato e delle pulizie, con rapporti di lavoro fasulli, per intascare indennità previdenziali dall’Inps. ISui fratelli Trapani c’è ora l’ipotesi di accusa di associazione per delinquere e truffa aggravata ai danni dell’ente previdenziale.
I rapporti di lavoro «non erano illegali». Lo dichiara il legale dei due fratelli, aggiungendo che «sono sereni e tranquilli. I rapporti di lavoro erano all’insegna della legalità, ci sono fatture che lo testimoniano». Secondo l’accusa, sono due le società riconducibili ai Trapani finite sotto inchiesta, l’Italian work e la Euro service, operative nell’Agro nocerino.
«Ma si tratta di ditte in subappalto – precisa il legale – quindi i Trapani non c’entrano con la gestione dei rapporti lavorativi fittizi». Ai fratelli Trapani sono stati sequestrati anche beni del valore di 6 milioni di euro, mentre risultano indagati a piede libero due consulenti del lavoro, padre e figlio, di Sant’Antonio Abate.