La truffa del cinghiale
Come riporta l’Unione Sarda, il piano era stato ben congegnato: i due avevano adagiato a bordo strada un cinghiale congelato per simulare un incidente stradale e ottenere il risarcimento dei danni.
Tuttavia, che qualcosa non andasse lo si è iniziato a sospettare da subito. Il cinghiale presentava infatti ferite non compatibili con quelle di un incidente del genere, specie un grosso taglio sotto il collo. Così gli agenti hanno richiesto l’intervento di un veterinario.
La scoperta
A quel punto il progetto dei “furbetti” è andato definitivamente a rotoli: inciso il ventre dell’animale, il perito ha scoperto che gli organi interni erano in gran parte congelati. Prova incontrovertibile che, al momento del presunto impatto, il mammifero era già morto, dunque impossibilitato a sbucare improvvisamente dalla vegetazione.
Il verbale di ricostruzione dell’incidente è quindi diventato il primo atto d’indagine contro i due sassaresi, che rischiano ora la reclusione da uno a cinque anni e una multa da 309 a 1.549 euro.