È stata rintracciata e congelata la somma di quasi 1 milione di euro che Massimo Moratti aveva versato nei giorni scorsi ai truffatori che si erano spacciati per il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
Utilizzando software avanzati per falsificare le voci di Crosetto, del suo staff e di un presunto generale, i malviventi erano riusciti a convincere l’ex presidente dell’Inter a effettuare due bonifici da oltre 470mila euro ciascuno. Il denaro, secondo i truffatori, sarebbe servito per pagare il riscatto di giornalisti inesistenti, presentati come ostaggi in Medio Oriente.
Truffa finto Crosetto, trovati i soldi versati da Moratti
“È un ottimo risultato delle forze di polizia e della magistratura”, ha commentato il ministro Crosetto su X, esprimendo soddisfazione per il recupero integrale della somma sottratta con l’inganno all’imprenditore.
L’operazione è stata condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano, sotto il coordinamento della Procura. Le indagini hanno permesso di risalire rapidamente al conto corrente olandese su cui Moratti aveva trasferito il denaro. Su disposizione del pubblico ministero Giovanni Tarzia e del procuratore Marcello Viola, il conto era stato individuato e sequestrato d’urgenza già il 4 febbraio, grazie alla cooperazione giudiziaria internazionale.
Le verifiche hanno confermato che l’ex presidente dell’Inter era caduto vittima di un sofisticato raggiro basato su tecnologie di falsificazione vocale, con cui i truffatori riuscivano a simulare le voci del ministro e di suoi collaboratori.
La Procura ha aperto un fascicolo con le ipotesi di reato di associazione per delinquere, truffa pluriaggravata e sostituzione di persona. Tra coloro che hanno presentato denuncia ci sono nomi di spicco dell’imprenditoria italiana, come le famiglie Del Vecchio e Beretta, oltre a Marco Tronchetti Provera. Tuttavia, secondo gli investigatori, l’unica vittima che avrebbe effettivamente effettuato un versamento sarebbe stata proprio Moratti.