Truffe ai danni dello Stato con i bonus edilizi: in 4 vanno a processo, mentre per altri due ci sarà il rito abbreviato. Sono queste le decisioni del Gup del Tribunale di Nocera Inferiore per le persone coinvolte in una maxi inchiesta della procura di Napoli Nord, nella quale furono indagati anche 40 salernitani. Lo riporta l’edizione odierna de Il Mattino.
Truffe ai danni dello Stato con i bonus edilizi: al via il processo per 4 imputati
Il giudice ha disposto il rinvio a giudizio per imputati residenti tra Salerno, Nocera Inferiore e Pagani. Per altri due, invece, la scelta di un rito alternativo. Come emerso dalle indagini gli imputati avevano messo in piedi un sistema che consentiva a diverse persone di monetizzare crediti, per un valore di 3,5 milioni di euro, attraverso la negoziazione diretta con gli istituti finanziari.
Gli accertamenti appurarono come i crediti fossero riconducibili a bonus fiscali per lavori edili (di riqualificazione energetica, ristrutturazione e adeguamento sismico) in realtà mai eseguiti. In alcuni casi, i lavori sarebbero stati eseguiti anche da gelaterie, profumerie, sale giochi e commercianti-ambulanti.
I sequestri
Con i sequestri eseguiti dal gruppo della Guardia di Finanza di Frattamaggiore, fu sottoposta a misura ablatoria una cifra pari a 1,5 miliardi di euro di crediti falsi, originati per la maggior parte nel biennio 2021/2022. Alcuni crediti – secondo le indagini – sarebbero stati ceduti anche da quattro persone già decedute all’atto della negoziazione.
Diverse le imprese coinvolte tra l’Agro nocerino, Piana del Sele e Cilento. L’attività della procura di Napoli Nord seguiva una precedente indagine che, nel 2022, portò al sequestro di circa 903 milioni di euro, in relazione alla circolazione di crediti fittizi per lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico, nonché a canoni di locazione previsti dal Decreto “rilancio”.