Un possibile caso di tubercolosi è stato segnalato in una scuola elementare di Bari dove una bambina è stata ricoverata. Sono state avviate misure di profilassi per insegnanti e studenti. La bambina frequenta l’Istituto comprensivo Balilla-Imbriani, e sono in corso controlli anche per i suoi compagni di classe e il personale docente.
Caso di tubercolosi in una scuola, bambina ricoverata a Bari
Una bambina di una scuola elementare di Bari è stata ricoverata presso l’ospedale pediatrico Giovanni XXIII per un sospetto caso di tubercolosi. Secondo le prime informazioni, la piccola presenta una bassa carica batteriologica e le sue condizioni sono attentamente monitorate. Fonti sanitarie riferiscono che il caso è stato segnalato lunedì scorso, dopo che la bambina ha mostrato i primi sintomi, tra cui tosse, febbre e debolezza. Da quel momento, la Asl di Bari ha attivato un protocollo di prevenzione e monitoraggio. I familiari della bambina sono stati sottoposti a profilassi e al test di Mantoux, un esame che, dopo 72 ore, indica se si è stati in contatto con il batterio della tubercolosi, pur non confermando se si è contratta la malattia.
In aggiunta, tra oggi e lunedì prossimo, il protocollo sarà esteso anche ai compagni di classe e agli insegnanti della bambina, che frequenta l’Istituto Comprensivo Balilla-Imbriani di Bari. Questo passaggio è cruciale per accertare se qualcuno possa aver contratto il batterio o essere stato esposto ad esso. Le autorità sanitarie stanno monitorando attentamente la situazione per prevenire ulteriori rischi di diffusione del contagio.
Tuttavia, non sono mancate le polemiche, poiché le attività scolastiche nella scuola della paziente sono proseguite senza intoppi nei giorni scorsi. La preside Giuliana Deflorio ha già inviato una circolare per tranquillizzare i genitori. “Non ci sono restrizioni alla frequenza scolastica — si legge — e non è necessario effettuare disinfezioni o disinfestazioni degli ambienti scolastici o domestici. È sufficiente una pulizia accurata (eventualmente utilizzando saponi disinfettanti) e una buona ventilazione degli spazi”.