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Tuffo quasi fatale ad Ogliastra: bimbo tedesco si frattura tre vertebre, salvato da una tetraplegia

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FOTO GENERICA

Un bambino tedesco in vacanza a Porto Frailis, Ogliastra, ha rischiato la tetraplegia a causa di un tuffo che gli ha provocato la frattura di tre vertebre cervicali. L’incidente è avvenuto sulla spiaggia di Arbatax. Il piccolo è stato prontamente soccorso e trasportato all’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei, dove è stato immobilizzato e sottoposto a visite neurologiche e ortopediche. Grazie alla collaborazione con l’ospedale Brotzu di Cagliari, i medici di Lanusei hanno deciso di trattarlo in loco. Dopo cinque giorni di ricovero, il bambino è tornato a casa a Brema, in Germania, con la prescrizione di indossare un collare. L’intervento rapido e la professionalità dei medici hanno evitato conseguenze più gravi.

Ogliastra, bimbo si tuffa e si frattura tre vertebre ma viene salvato da una tetraplegia

Una vacanza in famiglia rischiava di trasformarsi in tragedia per un bambino tedesco che, durante un tuffo nelle acque cristalline del litorale di Porto Frailis, in Ogliastra, si è fratturato tre vertebre cervicali. L’incidente, avvenuto nei giorni scorsi sulla spiaggia di Arbatax, frazione di Tortolì, è stato scongiurato grazie alla prontezza dei soccorsi e all’intervento tempestivo dei medici dell’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei.

Il bambino stava giocando in mare con i genitori quando, a seguito di un tuffo, ha battuto violentemente il capo contro il fondale. Immediatamente immobilizzato, è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Lanusei. Qui è stato sottoposto a una visita neurologica e ortopedica, che hanno evidenziato la frattura di tre vertebre cervicali.

Grazie a un sistema di visualizzazione delle immagini a distanza, i medici di Lanusei hanno potuto consultarsi con i colleghi della Neurochirurgia dell’ospedale Brotzu di Cagliari, decidendo di trattare il piccolo paziente in loco. Il bambino è rimasto ricoverato per cinque giorni, durante i quali è stato monitorato attentamente.

Fortunatamente, il pronto intervento e le cure ricevute hanno evitato conseguenze più gravi, salvandolo da una possibile tetraplegia. Ora il bambino è tornato a Brema, in Germania, con la sua famiglia, e dovrà portare un collare per un certo periodo come misura precauzionale.

L’autore dell’articolo, Warsamé Dini Casali, ha documentato l’accaduto sottolineando la professionalità del personale sanitario coinvolto e la fortuna del piccolo paziente di aver ricevuto un soccorso tempestivo e adeguato.

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