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Tutti i Santi 2021: in che giorno cadrà l’1 novembre? Ecco quando inizierà il ponte dei morti

Nel 2021 l’1 novembre, il giorno di tutti i Santi, cadrà di lunedì. Il ponte del primo novembre è il primo vero ponte del 2021. Il weekend dei morti inizierà di venerdì. 
Il primo novembre è detto anche festa di Ognissanti. È la festa cattolica di tutti i Santi con la quale onorano non solo quelli iscritti nel Martirologio romano e nel calendario delle singole Chiese, ma tutti i trapassati che godono la gloria del Paradiso.

Tutti i Santi: in che giorno cadrà l’1 novembre e quando inizierà il ponte dei morti nel 2021?

Nel 2021 il ponte dei morti inizierà di venerdì e si concluderà di lunedì 1 novembre, giorno di tutti i Santi. Vediamo insieme perché si festeggia la festa di tutti i Santi e le sue origini, non del tutto cattoliche.

Infatti, la festa risale alla cultura celtica la cui tradizione divideva l’anno solare in due periodi:

  1. il periodo in cui c’era la nascita e il rigoglio della natura
  2. il periodo in cui la natura entrava in letargo passando un periodo di quiescenza

I giorni di inizio di questi due periodi venivano festeggiati, il primo, durante il mese di maggio (quello della vita, e quindi della rinascita della natura) e il secondo a metà autunno (quello della morte, e della quiete della natura). Questi due giorni venivano chiamati rispettivamente Beltane e Samhain.

Il giorno dei morti e di tutti i Santi presso i romani

Nello stesso periodo storico, presso i romani si festeggiava un giorno simile, per significato al Samhain: la festa in onore di Pomona, dove si salutava la fine del periodo agricolo produttivo e si ringraziava la terra per i doni ricevuti.

Quando Cesare conquisto la Gallia, le due feste pagane, celtica e romana, si integrarono e i giorni per il festeggiamento cadevano, a secondo delle zone, in un periodo che si collocava tra la fine del mese di ottobre e i primi giorni di novembre. Solo in seguito i festeggiamenti caddero in un solo giorno e precisamente tra la notte del 31 ottobre e il primo novembre.



La festività cristiana

Già la cristianità primitiva era solita celebrare la Festa, dapprima dedicata ai soli martiri: i primi resoconti scritti risalgono a Tertulliano e a Gregorio di Nizza (223-395 d.C.), ma solo le pagine scritte da Sant’Ephraim, morto nel 373 d.C., danno una sicura testimonianza della festa celebrata in onore dei martiri della terra il giorno 13 maggio.

La festa nacque nel nord Europa e giunse a Roma il 13 Maggio del 609 d.C, quando Papa Bonifacio IV dedicò il Pantheon di Roma alla Vergine Maria e a tutti i martiri.

Perché si festeggia l’1 novembre?

Le ragioni dello spostamento della data al primo novembre non sono certe: sembra che fin dall’ 800 d.c. Alcuino, consigliere di Carlo Magno, decise di stabilire la santissima solennità di tutti i santi in questa data e di celebrarla con una festa di tre giorni.

In questo modo, la Chiesa voleva cristianizzare la festa pagana del Capo d’anno del popolo Celtico, che cadeva ai primi di novembre. Nel tentativo di far perdere significato ai riti legati alla festa di Samhain, nell’anno 835 Papa Gregorio Magno spostò la festa di Ognissanti, dedicata a tutti i Santi del Paradiso, dal 13 Maggio al primo Novembre, come avveniva già da tempo in Francia.

Lo stesso Papa Gregorio III fece costruire all’interno della Basilica Vaticana la cappella di Ognissanti.

La festa diventa obbligatoria

Nel 1475 la festività di Ognissanti venne resa obbligatoria in tutta la Chiesa d’occidente da Sisto IV ma il culto pagano, in special modo quello celtico, nonostante un lungo periodo di quasi totale dimenticanza, è sempre sopravvissuto nella cultura dei popoli europei fino ai giorni nostri.

Infatti la notte di Nos Galan-Gaeaf dell’antica cultura celtica viene rievocata, soprattutto nei paesi di cultura anglosassone, nella notte di Halloween il cui significato è proprio vigilia di Ognissanti o di Tutti i Santi.

Il giorno di tutti i Santi e la Costituzione italiana

Il 1 giugno 1949, la Costituzione italiana inserisce il giorno di Ognissanti tra quelli considerati “festivi, agli effetti della osservanza del completo orario festivo e del divieto di compiere determinati atti giuridici”.

La ricorrenza in Italia

Le usanze che caratterizzano oggi questa festa in Italia sono numerose visto cha variano da regione a regione.

L’uso della zucca, che sembra essere ormai una prerogativa di Halloween, ha invece solide tradizioni in diverse parti del nostro Paese, dove viene intagliata a forma di volto più o meno terrificante e al suo interno si inserisce una candela, la si pone poi all’esterno come segno di protezione.

La zucca è simbolo di fertilità ed era già utilizzata dai Greci e dai Latini, ma anche i Celti adoperavano lanterne ricavate dalle rape per tenere lontani gli spiriti.



Tradizioni culinarie

In varie parti d’Italia vengono preparati dolci caratteristici di questo periodo il pan dei morti nella cucina lombarda, la colva pugliese, i pupi di zucchero siciliani, le ossa dei morti, gli stinchetti dei morti che pare risalgono al periodo etrusco, le fave dei morti ossia dolcetti di origine antichissima, visto che ai tempi dei Romani le fave erano considerate il cibo sacro dei morti.

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